Barcollo ma non mollo: notizie dall'Emilia

Creato il 06 giugno 2012 da Oltrestardoll

Oggi non vi racconterò le notizie del giorno, spero mi capirete.
Piuttosto che leggere articoli morbosi o, peggio ancora, di vederli al tg corredati da musica strappalacrime, preferisco vivere di libri e telefilm (grazie Giallo TV!).

Però posso raccontarvi come vanno le cose qui, in Emilia.
Non sono una terremotata, ci tengo a precisarlo perché qui la psicosi regna e tutti si sentono vittime.
No. Chi ha perso la casa è un terremotato, chi non ha più un lavoro, chi non ha più nulla. Gli altri sono solo spaventati. Hanno ancora tutto ma non si rendono conto di quanto siano stati benedetti dall'alto.

Così eccomi qui, nella mia casetta dell'800, a raccontarvi com'è la situazione in zona.
Abito nella Bassa (che con il terremoto si è alzata di 15 cm), la zona pianeggiante che si trova a nord di Modena.
Abito a 10/15 km dagli epicentri delle scorse settimane, quindi direi che abbiamo sentito fin troppo bene le scosse.

Fino a un paio di giorni fa tutti i miei vicini dormivano in tenda, ora finalmente sono rientrati in casa ma andando verso le zone maggiormente colpite le tende si trovano ancora.
Che ci sia sole o che piova, nessuno entra più alla posta ma aspettano tutti fuori. Alla Coop si fa la spesa in fretta e furia, con tutte le uscite di emergenza spalancate.
Nessuno usa più i parcheggi sotterranei ma piuttosto si lasciano le auto in mezzo alla strada, creando ingorghi che non infastidiscono nessuno.

Le scuole sono state definitivamente chiuse. Più per sicurezza che per problemi di inagibilità. Preferiscono tenere aperte le materne per permettere ai genitori di tornare al lavoro. In questo modo, in caso di scosse, tutti gli esperti potranno dedicarsi ai bambini lasciando perdere le elementari, medie e superiori.
Le superiori... a Modena sono state dichiarate tutte agibili tranne le tre sedi dell'istituto d'arte che ho frequentato io. Questo mi rattrista molto, ma erano palazzi vecchi (uno era stato sede dell'Inquisizione) e spero si possano presto rimettere a nuovo.

La voglia di ricominciare è tanta. Ci sono meccanici che lavorano sotto i gazebo, animatori del CSI che intrattengono i bambini nei parchi, bar e farmacie che vanno avanti come se nulla fosse.
Noi emiliani siamo testoni, che volete farci.

Anche la solidarietà è tanta e questo mi ha commosso più di una volta.
Ricevere telefonate/email da tutto il mondo, sapere che vengono dall'America o dalla Repubblica Ceca per aiutarci, sentirsi dire da amici "ho una casa là, vuoi andarci per staccare un po'?" fa capire quanto sia reale la frase "i veri amici si vedono al momento del bisogno".

Ci vorrà del tempo perché le scosse finiscano definitivamente.
Ci vorrà del tempo prima di riuscire a capire che i rumori non sono tutti del terremoto che torna. Ci vorrà del tempo prima di riacquistare fiducia nelle proprie abitazioni.
Se però nel frattempo volete aiutare i miei concittadini, a destra potete trovare una serie di link.


foto oltreilcalcio.forumcommunity.net


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