Peccato che il tutto fosse solo una coperta sotto la quale accendere le luci rosse e non solo.
A scoprire l’illecita attività i militari della Guardia di finanza che hanno sequestrato una casa a “luci rosse”, scoperta in via Mario Pagano, a Bari, piano strada, nel quartiere Libertà. Sei le persone denunciate.
L'attività dichiarata era quella di un centro estetico, ma - secondo quanto accertato dagli investigatori - tre ragazze di nazionalità cinese facevano un altro tipo di massaggi ai clienti. Il centro era stato notato dagli abitanti del quartiere già a partire dalla particolare insegna, di colore rosso e rosa, con il disegno luminoso di una donna nuda e ammiccante oltre che per la tipologia inusuale di clientela.
Le prestazioni venivano rese - si è appreso - a prezzo di mercato, tra i 30 e i 40 euro.
Le sei persone sono state denunciate, a vario titolo, per esercizio abusivo della professione medica e favoreggiamento della prostituzione. Sono in corso anche accertamenti fiscali. L'anomala frequentazione dei clienti del centro estetico, gestito da una donna e da suo figlio, entrambi di etnia cinese, ha attratto l'attenzione dei militari.
Hanno, così, deciso di fare irruzione rendendosi conto che i massaggi a scopo fisioterapeutico, per esempio, rappresentavano un'attività residuale all'interno del centro e venivano svolti senza alcuna abilitazione.
L'attività è risultata essere intestata a una prestanome italiana, di 27 anni, di Modugno (Bari), titolare del diploma di estetista ma in realtà, il gestore era, come abbiamo detto, una donna di etnia cinese, aiutata dal figlio.