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Bari: salta il “risiko della mafia”, dopo l’omicidio Rizzo. Sgominato il clan Campanale

Creato il 10 febbraio 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Lo hanno definito “uno scenario da risiko”. Da una parte il “feroce clan mafioso barese dei Campanale” e dall’altra “i più deboli clan del sud della provincia”. Polizia e carabinieri hanno dato esecuzione a 13 misure cautelari emesse dal gip di Bari su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia. Undici sono finiti in carcere, 2 ai domiciliari. L’operazione è scattata nei confronti di presunti affiliati al clan Campanale del quartiere San Girolamo, tutti pregiudicati. Devono rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga con l’aggravante del metodo mafioso, detenzione e porto di armi clandestine, ricettazione, usura ed estorsione.

(Foto di repertorio - grandangoloagrigento.it)

(Foto di repertorio – grandangoloagrigento.it)

Lo “scenario da risiko” in provincia di Bari. Lo scontro, tra il clan mafioso Campanale ed uno dei più deboli della provincia di Bari, è culminato nell’uccisione di Mario Rizzo, avvenuto a Rutigliano, cittadina dell’hinterland barese, dove l’uomo fu freddato all’interno di un bar del centro con diversi colpi alla testa nel 2012. Da quel delitto sono partite le indagini che hanno portato oggi a un blitz congiunto di Polizia e Carabinieri del comando provinciale.

I tentativi di negoziazione per “collaborare” e spartirsi il territorio. Al tentativo di negoziare un accordo con i clan locali per spartirsi il mercato di droga ed estorsioni, avrebbe fatti seguito l’omicidio di Rizzo, “colpevole – sempre secondo le stesse fonti – di aver rifiutato di piegarsi ai ‘baresi’ e di aver persino umiliato un luogotenente dei Campanale, oggi arrestato, picchiato e fatto inginocchiare in pubblico, pistola alla tempia, simulando un’esecuzione”.

Dalle indagini è emerso che l’omicidio ha spianato la strada alla conquista barese ed alcuni clan dell’hinterland si sono alleati con i cittadini per dominare i gruppi meno forti ed imporsi per il dominio del traffico di droga ed estorsioni. Forse per ritorsione, i primi taglieggiati sono stati proprio gli imprenditori del territorio controllato da Rizzo, tra cui anche un’impresa di pompe funebri. (AGI)


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