Fondati a nome Atlatl, i Barishi si evolvono da trio strumentale – mutando le proprie coordinate stilistiche – in seguito all’incontro con il cantante Sascha Simms. Il loro universo sonoro è frutto di un riavvicinamento al progressive rock e dell’intendere la sperimentazione uno strumento necessario al compimento del processo creativo. Viluppo inestricabile di furia controllata e armoniose fughe soliste, il loro intrico si svela in un crescendo accompagnato da note di sassofono e presenta sonorità dalle inflessioni fusion. Vi sono richiami a stili tra loro antitetici, eppure non si perde mai di vista la ricerca di una linearità che possa dare senso a ciascun episodio come segmento interdipendente di un continuum. “The Rider” include molteplici spunti e li fonde carezzando sonorità hardcore, la cui abrasività è bilanciata da frequenti variazioni di registro vocale. “Through Mountains, Through Plains”, invece, ha le sembianze di un etereo canto rivolto alla natura: diviene inverosimilmente acre, poi sfuma in un coro cui seguono ritmiche scomposte, infine recupera la melodia principale. I Barishi plasmano composizioni affascinanti, levigate come la superficie di un diamante, ed emozionano in particolare durante i frangenti strumentali, lasciando viaggiare la mente tra le antiche colline del New England.
email print