Nonostante i risultati poco brillanti della Juventus, Barzagli continua a dare spettacolo
Dio in origine voleva creare otto giorni, ma al settimo Barzagli lo fermò
Probabilmente, a vedere il rendimento del roccioso centrale difensivo di Fiesole, questa affermazione potrebbe avere un suo fondo di verità. Già, perché Andrea Barzagli dal gennaio 2011, quando la Juventus decise di acquistarlo, sta vivendo il miglior momento della sua carriera.
Il suo arrivo 4 anni fa passò in osservato, sembrava la classica occasione di fine mercato, si parlava di un giocatore ormai non più giovanissimo, appagato dalle vittorie in nazionale, come il Mondiale nel 2006, o la Bundesliga vinta col Wolfsburg. Invece, grazie all’ambiente e alle grandi doti di mister Conte, “the Wall” (così è soprannominato dai tifosi bianconeri) ha iniziato a tirare fuori il meglio di sé, tanto da convincere l’attuale c.t. della nazionale e passare ad una difesa a tre. Titolare inamovibile senza mai sbagliare una partita, difficilmente superabile dagli avversari, Barzagli ha fatto letteralmente innamorate tutti i tifosi. Con Conte Andrea può vantare tre scudetti e due supercoppe da protagonista assoluto. Con l’arrivo di Allegri sono iniziati i guai per il centrale di Fiesole: un problema al calcagno accusato in nazionale lo ha tenuto fuori dai campi per diversi mesi. In molti, visti i 33 anni di Barzagli, possono aver pensato che difficilmente i medici avrebbero potuto riportarlo alla condizione ottimale, forse qualcuno può aver pensato addirittura ad una conclusione della sua carriera, visto il continuo prolungarsi del suo problema. In molti hanno temuto, non Allegri però. Nonostante l’integralismo tattico del mister livornese, quando a marzo ha visto rientrare “the Wall” ha dovuto rivalutare il 3-5-2 che stava abbandonando, ammettendo egli stesso che “se Barzagli sta bene è difficile tenerlo fuori“.
#JuveBMG @juventusfc #Barzagli un muro. A 34 anni è monumentale! pic.twitter.com/N6zSuwqxNh
— Serie A TIM (@SerieA_TIM) October 22, 2015
La prova di maturità per lui arriva il 6 giugno 2015: con una condizione fisica non ottimale, visto l’infortunio accusato da Chiellini, si vede schierato titolare in un ruolo per lui atipico nella finale di Berlino contro il Barcellona. Risultato? Una partita esemplare, nonostante il risultato negativo. Quando ormai sembrava davvero aver dato il massimo, Barza in realtà non aveva ancora finito di sorprendere. Arriva l’ottobre 2015, la Juventus è in evidente difficoltà, Lichtsteiner si ferma ai box per un problema cardiaco, Caceres viene allontanato dalla rosa per una bravata fuori dal campo, restando così scoperto per il ruolo di terzino destro. Nessun problema però, Allegri decide di inventare proprio Andrea come esterno, tra lo stupore generale. I risultati però sono clamorosi, il rendimento di Barzagli migliora ancora, corre come un ragazzino su e giù per il campo, proponendosi in fase offensiva con qualche cross invidiabile persino da terzini sulla carta molto più forti, continuando sempre ad essere insuperabile in fase difensiva: nelle ultime tre uscite la Juventus ha infatti subito 0 goal, anche grazie al “nuovo” esterno di Allegri. Ovviamente anche Conte continua a convocarlo in nazionale, anche se Barzagli sembra intenzionato a lasciare l’azzurro dopo Euro2016. Da non escludere un ripensamento, come avvenuto a Pirlo, viste le forti pressioni del c.t. azzurro.
Nel frattempo, mentre gli attaccanti di tutte le squadre cercano un modo per superarlo, “the Wall” continua a regalarci sorprese. Quale sarà la prossima?
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