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Baseball: Il destino del Passo Buole, Mannucci: “eccessivo allarmismo, l’impianto non chiuderà domani”

Creato il 12 maggio 2015 da Sportduepuntozero

pssDa qualche giorno nel mondo del baseball torinese si sente parlare di una possibile chiusura dello storico stadio del Passo Buole. L’allarmismo è papabile tanto che l’Assessore allo Sport del comune Stefano Gallo ha richiesto un incontro al Consiglio Federale dopo che i 2 bandi indetti per la gestione dell’impianto sono andati deserti.

Dalle voci sembrerebbe che il Passo Buole sia praticamente sull’orlo del baratro e che “domani” potrebbe chiudere mettendo definitivamente la parola fine al movimento di baseball e softball cittadino.

“L’impianto è aperto e c’è attività e ce ne sarà per tutto l’anno” afferma Marco Mannucci, Presidente FIBS Piemonte. “Mi sento di smentire queste voci che vorrebbero che il Passo Buole cessasse le sue attività nel breve periodo. Non c’è alcun interesse né da parte della città di far uscire chi c’è dentro, né da parte di chi gestisce l’impianto di chiudere “domani”. Il Passol Buole è aperto dalle società da 6 anni 300 giorni all’anno e continuerà anche nel 2015 a mantenere lo stesso identico atteggiamento”.

LA SITUAZIONE DELL’IMPIANTO

Lo Stadio di via Passo Buole è di proprietà del Comune di Torino che, fino al 2009, lo ha gestito direttamente.

6 anni fa, sotto un’ottica di risparmio, è stato dato in concessione temporanea a delle società. Le società concessionarie pagano l’affitto le spese e la manutenzione ordinaria e gestiscono l’impianto fino ad individuazione di un nuovo concessionario.

Nel momento in cui la concessione scade si indice un bando per trovare un nuovo concessionario e se, come nel caso di specie, non si presenta nessuno, l’unica soluzione è quella di prolungare la concessione scaduta.

COSA SUCCEDERA’

Dopo i 2 bandi deserti potrebbe sembrare che non ci sia alcun interesse nel gestire il celebre stadio ma, in realtà, le società sportive di baseball torinese non vogliono abbandonare il proprio campo. “Il futuro dell’impianto ha un’unica soluzione: che ci sia un consorzio, “un’associazione di associazioni”, una condivisione di percorso da parte di tutte le società sportive che giocano li perchè anche se lo stadio è di proprietà del Comune, culturalmente appartiene a queste società” prosegue Mannucci.  “Adesso, infatti, con il mio aiuto, stanno lavorando ad una proposta da fare al Comune ed entro un mese circa proporranno i parametri secondo cui gestiranno l’impianto. Visti gli esiti dei bandi e quindi la mancanza di interesse nei confronti della gestione dell’impianto è molto probabile che il Comune intraprendi una negoziazione privata e si passi poi all’assegnazione diretta. Un terzo bando comunque uscirà, ma io credo che avrà lo stesso destino degli altri due”.

Lo Stadio necessita comunque di lavori di miglioria e di ristrutturazione che sono, però, a carico del Comune di Torino, così come da regolamento e da codice civile. “Nel 2009 quando c’erano i Mondiali il Comune aveva preparato un lavoro da 540.000 euro per rimettere a norma l’impianto di illuminazione. Alla fine non mai stato fatto nulla perchè non c’erano i soldi e adesso stanno cercando delle soluzione per sistemare questo e altri problemi di uno Stadio di 40 anni”.

Ristrutturazione e nuovi gestori che possano far continuare e accrescere le attività del Passo Buole: sono questi i 2 elementi fondamentali che il Presidente FIBS Piemonte si augura arrivino presto. Nel frattempo, però, ci tiene anche a smorzare questo eccessivo allarmismo: “il Passo Buole non chiuderà “domani”. Ma “dopodomani” avrà bisogno di nuovi concessionari (tutte le società che ci giocano) che si prendano cura di lui”.


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