Basilica S. Eustorgio -MI - Arca di S. Pietro martire e leggenda

Creato il 19 giugno 2013 da Enrico


L’arca di San Pietro Martire e la leggenda che l’accompagna
La cappella Portinari si trova all'interno della basilica di San Eustorgio a Milano e fu edificata fra il1462 e il 1468, non si conosce con esattezza assoluta il nome dell'architetto che la progettò, vi sono varie correnti di pensiero.  Pigello Portinari volle  la cappella perché  diventasse la tomba di famiglia e potesse accogliere degnamente  i resti di San Pietro Martire che durante il periodo in cui fu Inquisitore Generale per la Lombardia si procurò molti nemici e nel 1252 fu assassinato a roncolate in testa. San Pietro fu poi canonizzato nel 1252 ed è raffigurato con una roncola o una spada piantata in testa.
L'Arca di San Pietro Martire è un'opera di scultura gotica realizzata da Giovanni di Balduccio  firmata e datata 1339 e fu posta nell’abside della cappella nel 1736 per  iniziativa dei padri predicatori. L'arca in marmo di Carrara è sorretta da otto pilastrini in marmo rosso di Verona, ad essi sono addossate altrettante figure femminili che rappresentano le allegorie delle virtù cardinali e teologali. Nel lato di fronte all'ingresso, sono la Giustizia,  la Temperanza, la Fortezza e la Prudenza con testa bifronte. Sul lato posteriore l'Obbedienza, la Speranza, la Fede e la Carità.  Ciascuna statua poggia su una coppia di figure allegoriche. Sui lati del sarcofago vi sono otto bassorilievi che raffigurano i miracoli compiuti  dal santo e sono intervallati da statuine di santi ed apostoli. Sul coperchio dell’arca poggiano otto statuette simboleggianti i cori angelici, che fanno da contorno al tabernacolo con la madonna in trono.

Curiosa è la leggenda legata all’arca. Si narra che l’arca realizzata  da Giovanni di Balduccio, essendo troppo corta, non potesse contenere tutto il corpo del santo. La testa fu quindi posta in un’urna separata che Giovanni Visconti si portò a casa. Da quel momento Visconti incominciò a soffrire di fortissimi mal di testa che cessarono solo quando riportò l’urna con la testa vicino al resto del corpo. 

Da allora l’ultima domenica di Aprile coloro che soffrono di emicrania  vanno in pellegrinaggio a “pestà el côo in Sant’Ustorg” (vanno a picchiare la testa in Sant’Eustorgio.)
Si dice che basti toccare con la mano, meglio se con il capo, l’urna che custodisce la testa del Santo e per tutto l’anno l’emicrania sarà evitata.

L’arca non è l’unica attrattiva della cappella, c’è anche un quadro con una curiosa Madonna con bambino, entrambi hanno le corna e il sarcofago con i resti dei Re Magi.



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