regia di Rocco Papaleo
Il professore di matematica Nicola (Papaleo), il falegname muto Franco (Gazzè) e l'ex studente di medicina Salvatore (Briguglia) oltre ad essere amici da sempre sono i componenti di un gruppo musicale.
Per partecipare ad una rassegna canora che si tiene a Scanzano Jonico decidono di raggiungere la cittadina a piedi.
Dal Tirreno allo Jonio, attraversando la Basilicata, per portare a termine un progetto artistico folle e sghangherato quanto i componenti del gruppo musicale.
Al seguito dei tre amici ci sono Rocco (Gassman) cugino di Salvatore, comparsa in spettacoli televisivi che gode di una certa popolarità, e Tropea (Mezzogiorno) giornalista, figlia del potente Onorevole Limongi (Amato).
L'esordio dietro la macchina da presa di Rocco Papaleo è per certi versi simile alla carriera del bravo attore lucano: leggero e ingenuo come i suoi ruoli da caratterista ai quali ci ha abituato al cinema, personale e poetico come quando smette i panni dell'attore di cinema e porta in giro i suoi spettacoli teatrali.
BASILICATA COAST TO COAST è tecnicamente modesto, come del resto quasi tutte le commedie dei colleghi di Papaleo (Pieraccioni, Salemme, Panariello) e con alcuni passaggi a vuoto, primo tra tutti la spiegazione che viene fornita per descrivere il disagio sociale del personaggio intrpretato dalla Mezzogiorno.
Il film però, almeno nelle intenzioni, è solo apparentemente ingenuo e leggero.
A far drizzare le antenne allo spettatore dovrebbe essere la scelta della doppia narrazione: quella del viaggio raccontato nel film e quella del viaggio raccontato dalle riprese di Tropea/Mezzogiorno, non a caso, infatti, quando decide di abbandonare il suo ruolo di giornalista al seguito e diventare parte integrante del gruppo di amici, questo avviene tramite l'occhio della telecamera da lei impugnata.
Papaleo, inoltre, fa del personaggio di Gassman, che non a caso si chiama Rocco, il suo alter ego, trattegiando quello che sarebbe potuto succedere a lui qualora non fosse riuscito a sfondare nel mondo dello spettacolo.
In definitiva trattasi di un viaggio senza fretta, "al passo del cavallo" come si dice nel film, per dare tempo e modo al regista di liberarsi di un peso, di lavorare di pancia prima che di testa, di rinfacciare la grettezza e l'ingnoranza dei suoi corregionali e al contempo esaltare gli slanci d'animo e la voglia di cambiare dei più giovani, di urlare il suo amore-odio per quella terra dalla quale è dovuto fuggire e che poco gli ha dato, ma che non può fare a meno di amare.
BASILICATA COAS TO COAST è un film gradevole, privo di volgarità e capace di spiazzare.
Sicuramente buono nelle intenzioni, meno nella realizzazione.