L'ambientazione del film già di per sè incuriosisce.. quanti di noi possono dire
di conoscere la Basilicata? Regione bagnata da due mari, affascinante perchè al di fuori dei circuiti turistici classici. Una terra ricca di bellezze naturali ma poco conosciuta: due mari (il Tirreno e lo Ionio), diversi parchi (il Parco di Gallipoli Cognato e delle Dolomiti Lucane, il Parco del Pollino), un vulcano ormai spento (il Monte Vulture, che rende così particololare l'Aglianico, fra i rossi migliori d'Italia) e tanti paesi arroccati, musei open air. Come Matera dove Mel Gibson ha ambientato La passione di Cristo fra i Sassi.Il film racconta di una combriccola di amici musicisti che decide di partire e attraversare la Basilicata da una costa all'altra per arrivare a suonare al festival di Scanzano Ionico. Il tutto rigorosamente e anacronisticamente a piedi, accompagnati da un carretto con un cavallo e due pannelli solari. Con loro una lunatica e silenziosa giornalista (Giovanna Mezzogiorno), figlia di un potente politico, che scrive per un giornaletto cattolico. I componenti del gruppo: un ragazzo diventato muto dopo la morte del suo amore (Max Gazzè), un professore di matematica (lo stesso Papaleo), Rocco Santamaria, il bello del paese, famoso per qualche comparsata in tv che però stenta a trovare la sua occasione (Gassman) e suo cugino (Paolo Briguglia), caduto in depressione dopo una storia d'amore finita male.Un road movie all'italiana che si distanzia un pò dalla filmografia nostrana a cui siamo abituati. A tratti surreale, divertente e musicale, questo film ci ricorda che talvolta sono proprio gli imprevisti a dare valore alla nostra vita. (A proposito di musica, cliccate qui per un approfondimento sulla colonna sonora del film!). Il lusso di riuscire a perdersi assaporando ogni minuto di ciò che stiamo vivendo, indipendentemente da dove ci porterà. E' questo ciò che dovremmo riscoprire per dare più valore alla nostra quotidianità.
Non dirò di più perchè vi consiglio di vederlo.. anche se - vi avverto - farà venire nostalgia dell'estate! Potete comunque consolarvi provando a preparare gli gnummareddi, che nel film sono l'unica cosa a cui Paolo Briguglia non riesce a resistere.
Si tratta di involtini di interiora, stretti all'interno di budelli di agnelli o di capretti, insieme a qualche foglia di prezzemolo gigante. Che dire.. sinceramente io non ci ho provato, però posso fornirvi un link se avete voglia di cimentarvi nell'impresa!
Sempre in tema di cucina regionale, come non citare i peperoni cruschi ? Nel film si vedono ad essiccare attaccati a un filo, in una delle mie scene preferite: quando il gruppo si ferma a chiedere ospitalità a un pastore. I peperoni cruschi sono una specialità della cucina lucana: proprio come si vede nel film, vengono disposti l'uno vicino all'altro a formare le caratteristiche collane, grazie ad un filo di cotone che li unisce dal picciolo, e poi fatti essiccare al sole.