BASILICATA COAST TO COAST (Italia, 2010) di Rocco Papaleo
Da Kelvin
Tutto sommato non dispiace affatto questo bizzarro road-movie col quale Rocco Papaleo si cimenta nel suo debutto da regista: un po' naif, un po' sconclusionato, un po' troppo "spottone" turistico ad una terra semisconosciuta e bistrattata (e per questo motivo glielo perdoniamo), Basilicata coast to coast è un film genuino e appassionato, fatto col cuore e con pochissimi mezzi, e interpretato gioiosamente da un quartetto di attori-amici-gigioni che si divertono un mondo e contagiano lo spettatore con la loro vena picaresca e cameratista. A questi si aggiunge una Giovanna Mezzogiorno (finalmente) libera dal suo consueto clichè di trentenne isterica, che impersona un' incazzatissima e sboccata figlia di un potente politico, decisa a tagliare i ponti con l'ingombrante genitore, e che s'improvvisa grintosa reporter al seguito dei "Fab Four" de' noantri... Il quartetto è ben affiatato e eterogeneo: c'è l'attorucolo esaltato e sciupafemmine (Alessandro Gassman), il tenero e introverso cuginetto (Paolo Briguglia), lo sciroccato e muto musicista dal cuore infranto (il bravo Max Gazzè, anche lui debuttante) e, ovviamente, il "capobanda" Papaleo, anche attore, che suona la carica e "costringe" l'improbabile complesso ad un viaggio dal Tirreno allo Ionio allo scopo di partecipare, quasi come un "Woodstock lucano" nientepopodimenoche al Festival Teatro-Canzone di Scanzano Jonico...
Ovviamente tutto ciò è una scusa cinefila, un palese e innocuo inganno che Papaleo propina agli spettatori: non c'è un vero fine a questo viaggio, semplicemente perchè la "meta" è il viaggio stesso, il conoscersi, il condividere esperienze, sogni e sberleffi comuni. Per carità, niente di nuovo sotto il sole, ma in ogni caso il film scorre veloce e lieve, sorretto da una colonna sonora sanguigna e accattivante e da raffiche di battute e siparietti spiritosi. Non sarà Kerouac, e nemmeno "Easy rider" (proprio no!), ma alla fine ci si diverte e si sorride. E scusate se è poco.
VOTO: * * *