«Giocare le Final Eight significa giocare un torneo di cui ti sei conquistato la partecipazione. Sentirne il piacere dentro il corpo e il pensiero - dice coach Marco Crespi - Roma è squadra di talento ed esperta. Noi vogliamo superarci. Il take care di ogni possesso, il sentirlo e volerlo nostro è l’obiettivo di squadra». La Virtus, che mercoledì ha ufficializzato l’addio di Jordan Taylor, si avvicina così alla sfida inaugurale: «Le Final Eight rappresentano una competizione a sé stante rispetto alla stagione regolare. È chiaro che in un partita da dentro o fuori dovranno essere differenti sia l’atteggiamento mentale che l’approccio alla partita, pur giocando contro una squadra che noi conosciamo. Giochiamo contro una squadra che ha l’abitudine mentale a vincere, che ha un roster profondo e di grandissima qualità. Noi - sottolinea Dalmonte - dobbiamo andare oltre, fare uno sforzo mentale e sopperire ad assenze o mancanze, andando oltre quelle che sono le nostre problematiche attuali».
Alle 15.30 Enel Brindisi-Umana Venezia, che sarà la partita numero 100 delle Final Eight e sancirà la sfidante di Siena/Roma, in programma sabato 9 febbraio come l’altra semifinale (ore 18.00 e 20.30). Domenica la finale (ore 18.00). Gli uomini di Bucchi arrivano all’appuntamento da secondi in classifica, mentre per la Reyer è arrivato domenica scorsa il ko casalingo contro Varese.
Alle 18.00 Cantù-Reggio Emilia. «La Grissin Bon è un avversario davvero ostico con tanti giocatori esperti e di grande talento», dice il coach dell’Acqua Vitasnella Stefano Sacripanti. «Penso a Silins, Bell, White, Kaukenas e Brunner. Gli emiliani hanno dei giocatori che possono disputare una grande prestazione in una gara dentro o fuori e questo ovviamente ci impensierisce. Conosco Rimas e so come si presenta a queste partite e so che White in 40 minuti può veramente fare la differenza. Reggio è una squadra difficile da affrontare perché ha una fisicità notevole in tutti i ruoli».
A chiudere i quarti di finale l’incrocio tra Milano e Sassari alle 20.30. Sono 15 i precedenti tra queste due squadre ma comprendendo la Coppa Italia ai tempi in cui Sassari giocava in Serie A2. Il bilancio è 12-3 a favore dell’Olimpia. «L’accoppiamento di Coppa Italia è subito complicato perché incrociamo Sassari, miglior attacco di tutto il campionato con la capacità soprattutto in una gara secca di mettere a frutto le proprie potenzialità - dice il tecnico dell’Olimpia Luca Banchi, che ha vinto il trofeo con Siena la passata stagione -. Hanno esterni dalle grandi qualità realizzative e lunghi atletici e versatili». Per i sardi, che mercoledì hanno trovato l’accordo con Benjamin Eze, parla il presidente Sardara. «La voglia è quella di far bene, se abbiamo il piglio giusto Milano si può battere. Andiamo lì per vincere, l’importante è ritrovare il giusto approccio sapendo di poter fare bene e non avendo l’ansia del dover far bene».
Su Rai Sport 1 (canale 57 del digitale terrestre) si alterneranno alla telecronaca Maurizio Fanelli ed Edi Dembinski, coadiuvati dal commento tecnico di Stefano Michelini.