Basket: Casale alla prova Brescia e per l’impresa “impossibile”

Inutile dire che la sfida di domenica 1 dicembre appare per la Junior Casale, opposta alla Centrale del Latte Brescia, una delle tre formazioni che guidano la graduatoria di Lega Nazionale Gold, a fianco della Sigma Barcellona e dell’Aquila Basket Trento, appare come di quelle “impossibili”. Una parola che però, nello sport, può anche trovare smentite. Casale, al penultimo posto della lista con 4 punti, non deve certo cercare i punti salvezza contro le big del campionato. D’altro canto potrà affrontare il testa a testa con la mente libera. Senza obblighi a volte si riesce a dare il massimo. La premessa per presentare l’incontro, aiutati dal coach Griccioli e dal senese Davide Bruttini, numero di maglia il 6, ruolo quello di ala, classe 1987.

GRICCIOLI: “DOBBIAMO DARE IL MASSIMO” – “Affrontiamo un avversario che dopo i risultati della scorsa stagione ha voluto dare continuità al proprio progetto, confermando l’ottimo Martellossi e costruendo un roster importante, in grado di garantire la permenenza stabile nelle zone alte della classifica. Hanno avuto un avvio molto positivo e vengono da una vittoria importante contro Ferentino, ci aspettiamo dunque un ambiente elettrizzato e voglioso di conferme. Noi abbiamo obiettivi diversi rispetto a loro, ciò non toglie che dobbiamo affrontare questo impegno nel modo giusto: questa è la classica occasione in cui non abbiamo nulla da perdere, quindi a maggior ragione dovremo dare il massimo”.

BRUTTINI: “BRESCIA SQUADRA DI GRANDE QUALITA’” – “Ci aspetta una gara molto difficile, contro un avversario che alla qualità del gioco ha aggiunto la fiducia dei risultati. Hanno giocatori molto pericolosi e di categoria superiore, da Giddens a Slay passando per l’energia garantita dai miei compagni di reparto Rinaldi, con cui ho giocato a Veroli, e Cuccarolo. Affrontare un avversario dotato di cosi tanta qualità può essere un’occasione per crescere, a livello individuale e di gruppo, e per centrare questo obiettivo dovremo dare tutto ciò che abbiamo”.

Roberto Bertellino

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