La Manital PMS Torino, dopo aver intascato il difficile derby contro Casale, si è meritatamente conquistata l’accesso diretto ai quarti di finale playoff (chiudendo al terzo posto), ma la sorte ha voluto che domenica debba affrontare uno dei match più sentiti da giocatori, società e tifosi; quello che è stato definito un preludio dell’attesissima finale playoff: il match contro la regina del campionato Tezenis Verona.
Sono ben 2 le sconfitte subite contro gli altri gialloblù dai ragazzi di coach Bechi durante l’anno; la prima all’andata e la seconda in Coppa Italia e, in ambedue le sfide, i torinesi hanno dato prova di non meritare i 10 punti di scarto presenti in classifica. Dall’altra, però, è doveroso ammettere che la squadra di Ramagli ha dimostrato una costanza e un carattere (soprattutto in trasferta) molto diversi da Mancinelli e compagni che, solo in quest’ultima fase, sembrano aver trovato le motivazioni giuste per vincere.
Domenica non si giocheranno ancora i playoff, ma lo spirito sarà quello e la PMS, certamente, non si lascerà scappare tra le mura amiche del PalaRuffini la possibilità di lanciare forte e chiaro un segnale ai veronesi.
Coach Bechi presenta il match contro Verona e contro il suo “maestro” Ramagli.
L’INTERVISTA
“Noi tenevamo molto a guadagnare il terzo posto e a Casale l’abbiamo conquistato. Dopo una vittoria del genere si respira un grande entusiasmo ed è ovvio che domenica cercheremo di vincere. All’andata e in Coppa Italia, quando li abbiamo affrontati si percepiva che a noi mancasse qualcosa rispetto a loro. Domenica vogliamo dimostrare che questo gap è stato colmato che possiamo competere per 40′. Competere significa alzare il livello della nostra intensità, qualità e attenzione che ci permetta di giocare alla pari. Competere è quasi più importante di vincere perchè quando riesci a vedere il tuo avversario al tuo stesso livello, la maggior parte del lavoro per intascare il match è già stato fatto. Prima di Casale ai ragazzi ho detto che eravamo fortunati perchè le utime 2 partite sarebbero state una preparazione ai playoff sia come importanza che come intensità. Vincere vorrebbe dire piantare un chiodo nelle loro certezze ed è quello che cercheremo di fare”.
Verona è davvero la squadra più forte del campionato, quella che arriverà alla finale playoff? E Torino, può arrivare in finale con loro?
“Ovviamente il nostro auspicio è proprio quello di sfidare in finale la migliore del campionato. Verona ha senza dubbio dimostrato di meritarsi la posizione in classifica, però, si sa, i playoff sono un campionato a parte ed è capitato diverse volte che squadre che sembravano avere in mano la promozione venissero fermate durante quella fase. È un campionato che si definisce in 6/7 settimane e quindi può capitare che una formazione sia in ottima forma all’inizio e poi non abbia più le energie alla fine. La Casale di Crespi è un esempio lampante: per 3 anni sono arrivati in finale ma solo il 4 sono riusciti a vincere.
Domenica sfiderai il tuo “maestro” Ramagli. Cosa significa per te questa partita?
“Io e Alessandro abbiamo giocato contro 3 volte finora e per adesso siamo 1-2. Devo ammettere che la prima volta che ci siamo trovati su 2 panchine diverse è stata un’emozione molto forte, mentre quest’anno è stata solo una sensazione piacevole. È chiaro che per me diventa uno stimolo in più per batterli. Quando sfidi un amico ci tieni ancora di più a vincere. Inoltre mi piace che anche se ci conosciamo molto bene, il processo dinamico dello sport porta inevitabilmente ciascuno di noi a crescere sempre e quindi, tutt’e 2 abbiamo acquisito altre competenze rispetto a quando lavoravamo insieme ed è bello scoprirle in una sfida”.
Chi preferiresti incontrare ai playoff, Agrigento o Ferentino (dando per buona la loro vittoria agli ottavi)?
“Sono ambedue ottime squadre. Per quanto riguarda Agrigento c’è un aspetto che va tenuto in considerazione, ovvero la distanza per la trasferta. Onestamente non mi interessa, chi sarà sarà; non ho mai fatto calcoli anche perchè tanto se vogliamo arrivare fino in fondo dobbiamo pensare solo a vincere”.
Qual è la vera forza di Torino?
“Secondo me è la voglia di vincere che ha la squadra. I giocatori, lo staff, la società: tutti abbiamo voglia di competere e vincere. E questo aspetto nei playoff conterà moltissimo. Bisogna ricordarsi che siamo passati attraverso fasi difficili quest’anno. Dopo l’assestamento, abbiamo fatto dei grandissimi passi avanti e nell’ultimo mese questi step sono stati evidenti. Adesso sarà il momento di tirare fuori tutto il carattere e la grinta”.
MANITAL PMS TORINO – TEZENIS VERONA
Domenica 19, ore 18.00, PalaRuffini.
Il match si potrà ascoltare in diretta su: sportorino.com/radio/