Dopo 22 ore di viaggio, ieri pomeriggio Chris Goulding, il nuovo acquisto della Manital Torino, è atterrato a Malpensa. Non c’è tempo per i convenevoli, dall’aeroporto via subito verso Asti per effettuare le visite mediche e terminare tutti i passaggi burocratici. “E’ stata una giornata piuttosto impegnativa” commenta l’australiano, classe ’88. “Però, visto che i miei nuovi compagni erano impegnati nell’amichevole a Cantù mi sono potuto riposare un po’ la sera”.
Questa mattina, nonostante non ci fosse in programma alcuna sessione, Chris è andato in palestra a tirare per prendere un po’ di confidenza con il parquet del PalaRuffini, prima del vero allenamento di squadra delle 17.00.
“Sono molto contento di essere qui. L’ultima partita che ho giocato è stata sabato (con lo United Melbourne in semifinale playoff, n.d.r.) e appena ho ricevuto la chiamato ho subito cercato di spostare la mia attenzione verso la nuova esperienza che stavo per cominciare”.
La guardia australiana ha già avuto esperienza nel vecchio continente avendo giocato, la scorsa stagione, tra le fila del Zaragoza “è stata una bella esperienza”, commenta Goulding “con alti e bassi come tutte le stagioni. Ho avuto la possibilità di giocare in un campionato molto competitivo e di partecipare all’Eurocup che mi ha portato anche qui in Italia”. Appena nominato il nostro paese, Chris porta le dita alla bocca e se le bacia con lo schiocco: “il cibo italiano è il mio preferito!”.
Goulding arriva a Torino in una situazione difficile e ne è consapevole: “voglio dare tutto il mio contributo a questa squadra. Per prima cosa devo cercare di inserirmi e capire quale sarà il mio ruolo all’interno del gruppo; porterò energia e tanta passione. Sono certo che mi troverò benissimo con i compagni e sono pronta a mettercela tutta affinchè questa squadra vinca, a partire da questa domenica”.
Con quello sguardo ammiccante, il capello lungo biondo e il sorriso aperto, non ci sono dubbi che Chris conquisterà tutto il popolo femminile del PalaRuffini. L’auspicio non può che essere, allora, che con la sua grinta e il suo talento conquisti, non solo le ragazze, ma tutto il palazzetto.