(Un articolo di Omar Valentini) - Nemmeno il nuovo anno porta il sorriso in casa Basket Verbano: nella serata di venerdì, i ragazzi di Tina non sono riusciti a infrangere il tabù trasferta, a Varese, gettando alle ortiche una grande occasione che la squadra si era creata con un grande primo tempo. Al termine dei 48 minuti, il punteggio sorride alla formazione varesina dei Pink Panthers, che si impone con il risultato di 77-75.
Basket Verbano sprecone e punito: i Pink Panthers si impongono in rimonta. Il Verbano si presenta alla palla a due in condizioni abbastanza precarie, con Manfrè non al 100% e tanti uomini acciaccati. Ma è la verve di Caniato a indirizzare la sfida sui binari giusti: il numero 13 biancoblu sfodera una prestazione maiuscola, facendo impazzire la difesa avversaria con continue penetrazioni che portano subito il Verbano a condurre i giochi. Alla fine del primo quarto, gli ospiti conducono per 24-12, con il play del ’91 che mette già 12 punti a referto. Non cambia la solfa nella seconda frazione, con il Verbano che stringe le maglie in difesa: la zona 1-2-2 disposta da Coach Tina manda in confusione la squadra di casa, grazie al dinamismo degli esterni e i puntuali aiuti di Loddo e Quadri sotto canestro. Caniato prosegue il suo momento magico macinando punti e caricando gli avversari di falli, e sul finire del primo tempo un parziale di 9-0 siglato da tre bombe consecutive di Valentini sembra indirizzare definitivamente la gara: il Verbano raggiunge anche il momentaneo +23, prima di andare all’intervallo con 20 lunghezze di vantaggio (27-47).
La pausa però porta consiglio solo ai Pink Panthers: al rientro dagli spogliatoi i varesini cambiano marcia, sfruttando meglio il gioco interno e togliendo soluzioni offensive al Verbano. I cambi sistematici sui blocchi mandano in tilt l’attacco dei lacuali, che si appannano e non trovano più il canestro con continuità. Violante (top scorer dei padroni di casa con 21 punti) e Rozner conducono la rimonta dei padroni di casa, che sembra però arrestarsi a pochi minuti dalla fine, quando Viganò, fino a quel momento fuori partita, permette con un paio di giocate pregevoli di conservare un discreto margine in vista del rush finale. Ma è sul più bello che il Verbano torna a mostrare la sua faccia peggiore, anche a causa delle scarse rotazioni a disposizione: attacchi precipitosi con tiri forzati e difesa troppo blanda per resistere al ritorno degli avversari, che grazie ai tiri liberi di Bini, implacabile dalla lunetta, passano a condurre quando manca meno di un minuto alla sirena. I bianco blu hanno anche la possibilità di giocarsi l’ultimo possesso per la vittoria, ma l’ennesima penetrazione di Caniato, sfinito per gli oltre 40 minuti giocati, va a sbattere contro il muro issato dai lunghi avversari, che portano così a casa due punti pesanti nella corsa ai playoff.
Una sconfitta che brucia oltremodo: nel primo tempo si è visto indubbiamente il miglior basket dell’anno, con tanta energia messa sul parquet da parte di tutti i luinesi, buone scelte offensive e difensive e apprezzabili giocate in transizione. La rimonta subita denota una volta per tutte la fragilità mentale del gruppo, che nella serata in cui il proprio leader Manfrè non ha potuto supportare i compagni con le solite giocate fuori categoria, ha fatto fatica a trovare la forza e la lucidità per assestare il colpo del KO agli avversari. Bisogna sicuramente vedere il bicchiere mezzo pieno per trovare fiducia in vista della prossima partita, mercoledì (sempre a Varese) contro i Trigliceridi, formazione che occupa al momento l’ultimo posto del girone: inutile dire che la vittoria sarà l’unico risultato accettabile.
Pink Panthers: Prevosti 3, Pianzola 8, Bini 13, Villa 2, Chiarotto 3, Violante 21, Giampaolo, Zambon 9, Rozner 15, Crugnola 3.
Basket Verbano: Gatti, Valentini 12, Viganò 12, Loddo 5, Caniato 30, Quadri 4, Manfrè 6, Lattuada, Boccialoni 4, Tina 2.
Classifica: Wool Va 22; Motrix Cavaria e Montello 18; Sacromonte 16; Orma Malnate e Pink Panthers 12; Basket Verbano 8; Bobbiate 6; Clivio 4; Trigliceridi 2.