Venerdì, primo pomeriggio.
Steps nell’autoradio, finestrini mezzo abbassati per sentire sulla pelle (finalmente) i primi tepori della primavera.
La mano destra che corre dalla leva del cambio alla borsa, alla perenne ricerca di qualcosa: dal cellulare al fazzoletto alle caramelle alla cannella (sì, ho anche quelle).
Il piede sinistro che tiene il tempo.
La testa in fermento come il mosto dell’uva.
La voce che si diverte a fare il verso a Michael Brecker.
In tutto questo, mi accorgo che la macchina di fronte – una Punto blu, nella fattispecie – ha un curioso adesivo appiccicato sul portellone posteriore.
Sì, anche con gli occhiali non è che ci veda quel gran che, ma se quello che mi sembra di leggere fosse vero, sarebbe proprio bella…
Al primo rondò rallentiamo, mi avvicino inesorabilmente alla Punto e… mi metto a ridere, perché quello che sembrava, in effetti, è.
L’adesivo dice: «In bass we trust».