Da qualche tempo mi sto interessando ad una particolare filosofia di vita (ma il termine più appropriato è lifestyle): la semplicità volontaria.
Si tratta della scelta di vivere in semplicità rivalutando antichi e nuovi valori, anche rinunciando – se necessario – al “successo a tutti i costi“, al business e alla carriera, in maniera tale da godere di maggiore tempo libero per sé stessi e la propria famiglia.
Il fenomeno riveste già aspetti socialmente rilevanti in paesi come Stati Uniti d’America e Canada, e pare essere destinato, secondo i ricercatori, a segnare il costume nel mondo del lavoro dei prossimi anni.
I fautori di questa teoria indicano che le principali motivazioni che possono portare ad una tale scelta sono:
- la maggiore considerazione per i temi dell’ecologia, della salute fisica e psicologica
- una visione della vita in minore chiave consumistica
- un recupero di valori da tempo dati per superati come una rivalutazione dell’ozio, un recupero del concetto di lentezza.
In pratica le comuni e risapute distorsioni che una economia drogata può portare con sé.
Tutto questo NON comporta una minore efficienza lavorativa o un abbandono del lavoro produttivo; semplicemente, forse, è possibile riconfigurare la propria vita secondo determinati valori e principi, dando il giusto peso alle cose!
Su questa linea sembra viaggiare l’ultima bellissima pubblicità di Ikea Italia “Basta Poco per cambiare“.
Insomma, il concetto merita di essere analizzato ed approfondito con calma e attenzione