Dai un'occhiata alla vita, che magari ci azzecca, a fari spenti, quando ci scorre davanti: che meraviglia, meglio di un antibiotico, dei raggi X, di una boccata di nicotina (iiiinaaaaaaaaa), di una tac (aaaaaaacccc), di un pettegolezzo (zzzzzo), di due balle scambiate al bar (rrrr), di quattro proiettili di cecchino (iiinooo), di un'anamnesi (iiii), di trecento morti (ooorrrtttiiii), di cento amori nuovi (uuuooooviiiii), di tutte le strepitose strategie che metti (tu) in piedi per darle un senso. A chi, sorry? Alla vita, okay? Okay. Come dire a un gioco di prestigio. Eco: iiigio.
Dove sono stato? Non sono mai stato altrove. Mai da una parte diversa da quella che sia il tuo meraviglioso scorrere. Vita. E non tirartela, ora che te lo dico. Continua a dare spettacolo. Non è che ti chiedo (che ti chiediamo) molto di più. Fatti vedere. Basta questo.
(c) 2014 weast productions
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