Ma tutti quei saggi al lavoro chiamati a suggerire ricette di riforma costituzionale (e indirettamente anche elettorale) che hanno prodotto? I loro illustri ‘antenati’ riuniti in Consulta hanno dichiarato il fallimento anticipato dell’intera classe politica, delegittimata e decaduta. Di fronte a simili fallimenti, nessuno pensa di dimettersi? Almeno quei parlamentari che hanno sfruttato l’osceno premio di maggioranza… o il signor ministro delle riforme, che ha fatto perdere mesi di tempo e adesso riparte con la solfa del bicameralismo e della riduzione dei parlamentari.
Lo stato di fallimento della politica è sotto gli occhi di tutti. I falliti abbiano almeno uno scatto di reni e passino la mano ad una generazione davvero nuova, non ai tale e quale. Le primarie di domenica, ripulite dalle manipolazioni dell’apparato, possono offrire un primo contributo.
Gian Paolo Vitale
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