Basta una persona

Da Marcofre

Non so proprio cosa dire a proposito della mancanza di lettori in questo Paese. Sarò cinico o realista, non so. Ma mentre Michelangelo dipingeva, la gente nelle campagne attorno a Roma moriva per un sì o per un no. Per una polmonite o un parto. Adesso che tanti rischi e pericoli non ci sono più, la gente continua a ignorare l’arte e quello che è in grado di combinare. Quindi non è una questione di “mancanza di mezzi”. Allora, si poteva immaginare che fossero le spaventose condizioni di vita a tenere distante le persone dall’arte.

Se devi mangiare, combattere il freddo, che te ne fai dell’arte?

È una questione di scelte. Le persone non sono interessate a leggere. Non gliene importa nulla. Scelgono di infischiarsene serenamente. Vivono male? Non è detto. Il mondo è pieno di persone che non hanno letto un solo libro, non sono mai entrate in un museo, né hanno mai ascoltato Bach o Beethoven. E spesso sono delle ottime persone. E chi frequenta le mostre, spesso lascia la macchina sulle strisce pedonali.

Se una persona vuole scrivere, non si preoccupi del pubblico: forse ci sarà, forse no. Dovrà studiare una strategia per farsi conoscere: e resterà comunque con un pugno di mosche.
Oppure senza un piano avrà consenso o successo. È tutto così strano e imprevedibile.

Badiamo a scrivere poche parole, e quelle giuste. Forse troveremo una persona (una), che farà una scelta differente, abbandonerà l’omologazione e capirà cosa c’è di grande nell’arte. Sarà una, non importa.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :