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BASTARDI (2008) di Federico Del Zoppo & Andrés Arce Maldonado

Creato il 28 maggio 2011 da Close2me

bastardiAmbizioso progetto quello di Bastardi: riportare con trent’anni di ritardo il glorioso cinema di genere italiano sul grande schermo, coinvolgendo nell’operazione gran parte di quelli che furono i protagonisti di un momento cinematografico tanto speciale.
“Le potenti e ricche famiglie degli Iuvara e dei Patene sono rivali storiche. Una sera, in discoteca, Luca Iuvara e Alessandro Patene si contendono l’onore di partecipare a uno spettacolo tenuto dalla bellissima Lenka, arciera d’eccezione. Durante l’emozionante sfida Luca uccide accidentalmente Alessandro. Prendono il via all’interno delle rispettive famiaglie terribili macchinazioni, inganni e doppi giochi. Tutto pur di mettere le mani su un gioiello, la preziosa Corona di Re Manfredi, che verrà esposto al museo comunale di Trani”
Difficile avanzare giudizi su un film come Bastardi: il regista colombiano Maldonado (all’esordio registico) viene sostituito quasi subito dal direttore della fotografia; la sceneggiatura di Sacchetti, De Luca e Palotto risulta accettabile ma evidentemente al di sotto degli standard degli autori; il cast delle vecchie glorie si difende più che bene, ma le nuove leve toccano (quasi sempre) punte attoriali di totale incapacità su cui è difficile sorvolare. A gettar benzina sul fuoco, le musiche di Nicolino Matera ed il tremendo doppiaggio di Don Johnson, corto circuito visivo/sonoro di rara inefficacia.
Prendendo atto di questo, si aggiunga una messa in scena che non valorizza affatto la splendida cittadina pugliese, filtrata attraverso la lente distorta della peggiore fiction televisiva. Un’opera che scorre tranquilla fino al divertente epilogo, solo ed esclusivamente grazie ai dialoghi, gli scambi di battute al vetriolo ed il piacere (senza prezzo, ammettiamolo) di rivedere insieme attori di razza come Giannini, Nero, Montesano, Vanni e la sempre affascinante Bouchet.
Poteva essere una memorabile reunion artistica e tecnica – lo fu, con esiti più felici, Gli Inaffidabili (1997) di Jerry Calà – tuttavia, con l’amaro in bocca, consideriamolo un economico divertissement per gli amanti del grande cinema che fu.


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