Devo dire che il signor Bastoncino mi è sembrato subito simpatico, anche se un tantino sfortunato. Nel leggere la sua storia mi sono venute in mente le tante volte in cui i miei bimbi - la principessa di casa in particolare - mettono in tasca o nella mia borsa dei bastoncini presi al parco giochi perchè... non si sa perchè... ogni tanto mi ritrovo dei bastoncini finiti misteriosamente a casa nostra, seguendo l'una o l'altra via.
Il povero Bastoncino della storia viene... rapito! Eh si, è questo il punto. Lui vive nel tronco di un albero con moglie e figli ma... viene rapito... nessuno di coloro che, di volta in volta, lo fanno allontanare da casa sua si rendono conto di essere artefici di un rapimento bello e buono ma è, di fatto, ciò che accade. Dopo tante peripezie Bastoncino riuscirà a tornare dalla sua famiglia?
La storia è in rima e credo che possa essere tranquillamente seguita anche da bimbi piccoli (non per niente e consigliato dai tre anni). Anche se i miei sono più grandi hanno comunque apprezzato la lettura e il personaggio è uno di quelli che restano nei cuori e nella mente. Grazie alla complicità delle immagini, poi, lo si ricorda ancor più facilmente.
Ah! Quasi dimenticavo! Si tratta di una storia che appare adatta più nel periodo invernale visto che ci sono dei richiami a quel particolare periodo dell'anno... ma non siamo sempre più convinti che è sempre il momento giusto per leggere una storia per cui... anche se siamo in un periodo primaverile (seppur pazzerello) l'abbiamo comunque letta con attenzione ed interesse.