La vita di Dylan, il figlio maggiore di Norma Bates non potrebbe essere più complicata di così nella seconda stagione di “Bates Motel”.
Il ragazzo infatti non solo lavora per una famiglia che opera nel campo della droga sull’orlo di una guerra con una casata rivale ma ha anche appreso che il fratellastro di sua madre, Caleb è suo padre. Ma per fortuna forse una luce è apparsa nella sua vita.
Nell’ultima puntata infatti Dylan fa la conoscenza di Jodi Wilson, il capo della famiglia per cui lavora, nonché sua boss. “Lei lo voleva incontrare dal momento che ha iniziato a prendere campo nel suo mondo, ne è incuriosita. Lo vuole proteggere da qualcosa che sta per accadere e la loro relazione crescerà partendo da questo proposito”.
Infatti, il rapporto tra capo e dipendente diverrà ben presto fisico, ma i due troveranno un’alchimia a livello personale. “Ci sarà un legame emotivo” dice Kathleen Robertson. “Sono due persone ritrovatesi in quello stile di vita ed entrambi si domandano come abbia fatto la loro esistenza a divenire così incasinata poiché non hanno un’anima oscura, non sono fatti in quel modo”.
L’attrice confessa che il suo personaggio vive in conflitto con la moralità delle sue azioni. “È una donna in lotta contro la realtà di chi è veramente. Lei cerca di non pensare troppo alle conseguenze più profonde del suo coinvolgimento con la gente [del settore] . Se qualcuno la interrogasse in tal proposito, sarebbe felice di dire che è ok. Diciamo che solitamente nega la profondità di ciò che fa”.
Ma verso la fine della stagione, potrebbe non essere più in grado di trovare una scusante al suo modo d’agire. Come la guerra sulla droga si farà più intensa, il rapporto tra Jodi e Dylan potrebbe rivelare chi ella sia veramente. “Diventerà più pericolosa ed anche più disordinata” dice Robertson. “Lei sarà costretta a prendere una decisione, in particolare, sarà una di quelle scelte tra le più difficili tra prendere nel corso della vita. Sarà una conclusione che la definirà, nel bene e nel male”. [TV Guide]