Batman: Arkham Origins – Recensione

Creato il 09 novembre 2013 da Videogiochi @ZGiochi

PC - PS3 - Wii U - Xbox 360 TESTATO SU
PS3

Genere: Avventura, Azione

Sviluppatore: Warner Bros. Games Montreal

Produttore: Warner Bros. Interactive Entertainment

Distributore: Warner Bros.

Lingua: Italiano

Giocatori: 8

Data di uscita: 25/10/2013

PS3X360PCWii U

EUR 51,38EUR 52,40EUR 44,35EUR 54,25

VISITA LA SCHEDA DI Batman: Arkham Origins

Gameplay solido Numerosissimi bug grafici

Storyline di alto livello Doppiaggio fuori sincrono in molte occasioni

Longevità lodevole Bossfight non all'altezza

Il Cavaliere Oscuro è tornato!

In realtà sarebbe meglio dire “nato”, dato che in Batman: Arkham Origins interpreteremo un Bruce Wayne giovane, irascibile e che per la prima volta indossa il nero mantello per difendere Gotham dal marcio che ormai ne riempie le strade. Batman è un simbolo, è un faro di speranza per gli oppressi e ombra oscura per i fuorilegge. In Batman: Arkham Origins dovremo iniziare a dare l’esempio e a far spargere la voce, ora divenuta realtà, che un paladino mascherato, parecchio grosso e addestrato, si aggira come un’ombra sui tetti e le vie di Gotham per colpire là, dove il male si rintana. Per le strade ormai è il caos e Bruce è costretto ad indossare la maschera per proteggere gli innocenti, un fardello enorme da portare, che da una parte diventerà baluardo di una rinata speranza nel bene, ma dall’altra scatenerà un male atroce, costringendo i “villain” a diventare ancora più spietati. Insomma, tutto questo solo per farvi capire il peso che in questo Batman il giovane Bruce sentirà vergere sulle sue spalle, portandolo a dubitare, a cadere, a fallire, per poi rialzarsi più forte e determinato che mai, evitando così che qualcun altro possa sperimentare quello che lui da piccolo ha dovuto affrontare: l’omicidio dei suoi genitori. Tutto infatti parte da lì, da quel dolore che è riuscito a trasformare da rancore a forza, plasmandolo e cambiandolo nel profondo, fino a farlo diventare il Cavaliere Oscuro.

ORIGINS

In Batman: Arkham Origins vivremo in prima persona le origini del mito e dei suoi più grandi nemici, compresa la sua nemesi, ovvero Il Joker. È la Vigilia di Natale, su Gotham cade una neve leggera che la riveste di un candido manto bianco… Le luci natalizie ricoprono scintillanti i balconi ed i tetti regalando un’atmosfera inedita alla città. Tuttavia, fra le strade vige il male, un male così profondo da intaccare come un cancro anche la polizia e le più alte istituzioni locali. Ormai la città sembra persa e fra i vicoli non c’è altro che paura e desolazione: corruzione, omicidi, furti e violenza sono all’ordine del giorno e nessuno sembra volersi o potersi opporre a così tanta malvagità… Nessuno eccetto noi. Costretti ad agire dopo che Maschera Nera ha assoldato sei assassini per ucciderci, ci ritroviamo a dover affrontare da soli ed in una lunga notte tutto il male che Gotham ha da offrirci. Incurante, giovane ed impulsivo, questo “nuovo” Cavaliere si è mostrato più umano e oscuro di quanto ci potessimo aspettare e per molti aspetti strizza l’occhio al paladino in chiave nolaniana. Infatti, Batman prima di essere eroe è uomo e in quanto tale ha debolezze, dubbi ed ossessioni che in Batman: Arkham Origins vivremo tutte, scoprendo un lato più umile del Cavaliere Oscuro che si mostrerà alle volte anche debole e disorientato a causa dei molti rimorsi di una vita passata nel dolore della perdita dei suoi genitori e consumato dai sensi di colpa per tutto quello che ne è conseguito. Insomma, Warner Bros Montreal a questo giro ha voluto puntare molto sull’umanità di Bruce più che sulla forza di Batman in sé, anche se una volta indossato il costume mostreremo i muscoli, seminando il terrore nel cuore e nelle menti dei nostri nemici.

BATMAN

Bene, abbiamo introdotto a grandi linee la storia (per non rovinarvela) che dovremo affrontare e ci siamo soffermati sull’umanità di Bruce che è più predominante rispetto ai precedenti capitoli. Ora parliamo invece del mito, dell’eroe e della forza di Batman. Cominciamo subito col dire che la tuta indossata dal Cavaliere Oscuro è più i-tech di quelle indossate in passato e più compatta e generosa nel mettere in risalto i muscoli. La cosa che salta subito all’occhio è il restyling del cappuccio, ora più squadrato e con le corna più corte, che lo rende più minaccioso, mettendo anche maggiormente in evidenza la mascella pronunciata. Insomma, Batman in questo terzo capitolo si mostra più grosso e poderoso che mai. A renderci ancor più pericoloso ci penseranno tutti i gadget a nostra disposizione, sbloccabili e potenziabili nel corso dell’avventura. Non aspettatevi però grandi modifiche rispetto al passato, poiché alcuni di essi cambiano nella forma ma non nella sostanza, non aggiungendo nulla di così innovativo; come ben sappiamo Bruce Wayne non è solo una montagna di muscoli, bensì un gran investigatore e grazie all’ausilio della visuale detective riesce a risolvere anche il più difficile dei casi. A tal proposito i ragazzi di Warner Bros Montreal hanno sviluppato ulteriormente l’idea, permettendoci di riavvolgere il tempo e quindi di rivivere la scena del crimine grazie ad una ricostruzione virtuale 3D, dandoci così la possibilità di trovare indizi preziosi per la risoluzione del caso. Ovviamente, grazie alla visuale detective potremo vedere evidenziati i vari nemici, i punti di accesso, scritte sui muri altrimenti illeggibili ed all’occorrenza seguire delle macchie di sangue per trovare una pista. Insomma, nulla di davvero nuovo e degno di nota, ma la modalità rewind l’abbiamo trovata piacevole ed un interessante spunto per eventuali capitoli futuri.

GOTHAM

Passiamo ora nel concreto dell’azione di gioco, dove Warner si è sbizzarrita inserendo miriadi di quest e subquest per tutta Gotham (che è due volte più grande di Arkham City). Per portare a termine solamente la campagna principale abbiamo impiegato circa 16 ore senza correre troppo, ovviamente per completare il titolo in toto ve ne serviranno molte di più. Per i maniaci del completamento, per sbloccare tutti i trofei, tutte le tute e le modalità di gioco, sarà necessario rigiocare dall’inizio tutta la campagna (in modalità Nuova Partita +), dato che per accedere alla modalità “Io sono la notte” bisognerà completare il titolo due volte. Ad ampliare poi esponenzialmente la longevità già ottima del titolo ci pensano tutte le subquest che Gotham ha da offrire. Ritornano con forza anche le piccole sessioni puzzle dell’Enigmista con rompicapo sparsi per tutta la città che richiederanno tempo e pazienza per essere completate. Alcune delle missioni secondarie sbloccheranno contenuti per il gioco online/sfide o ci sveleranno alcuni retroscena della campagna principale e così via.

Tuttavia, come avrete capito, seppur sul piatto sia stato posto un pasto ricco e ghiotto, Batman: Arkham Origins non si distacca praticamente per nulla dal predecessore. Warner ha preso tutto ciò che funzionava in Batman: Arkham City e lo ha riproposto praticamente paro paro in questo nuovo capitolo. Attenzione però a non fraintenderci! Non lo vediamo come un difetto, anzi, coloro che amano la saga di Arkham apprezzeranno molto, ma qualche novità in più non avrebbe sicuramente guastato. A dire il vero però, Warner Bros Montreal qualcosa di suo lo ha inserito, come lo spostamento rapido da un capo all’altro della città grazie al Batwing, l’accesso rapido alla Batcaverna dove avremo a disposizione una teca con i vari costumi sbloccati e sessioni sfida/addestramento per potenziarci e perfezionarci; altra novità gradita è l’inserimento di un nuovo gadget chiamato Rampino remoto, che come funzione primaria ha quella di lanciare un rampino, il quale, una volta attaccatosi ad uno specifico supporto, tenderà una corda verso l’altro capo del muro consentendoci di spostarci da una parte all’altra di una stanza silenziosamente; mentre come funzione secondaria ci permetterà di colpire a distanza un nemico per appenderlo a specifiche sporgenze (gargoyle) o stordirlo agganciandogli una bombola a gas, o un estintore facendolo deflagrare o ancora legarlo ad un altro nemico facendoli scontrare. A parte queste due novità apprezzate, il gameplay di Batman: Arkham Origins rimane solidissimo e fondamentalmente identico ai predecessori.

Restano invariati anche gli scontri corpo a corpo sempre velocissimi e spettacolari, con avvisi per il contrattacco e l’utilizzo rapido dei gadget che regalano scontri dinamici e con molteplici possibilità di approccio. I nemici sono rimasti pressoché identici eccetto qualche piccola new entry, come malviventi addestrati al combattimento o scagnozzi potenziati con il Venom, mentre per i restanti avremo, oltre ai nemici classici, anche quelli corazzati e immuni dagli attacchi semplici, guardie armate, cecchini e molto altro ancora. Infine, Batman è maestro oltre che nel corpo a corpo, anche nell’approccio stealth, che come già visto in Batman Arkham: City e Asylum è presente  in questo nuovo capitolo restando un punto fermo ed essenziale del gameplay: sferrare KO silenziosi, invertiti o travolgenti sarà un vero piacere e vi riempirà di soddisfazione facendovi immedesimare appieno nel Cavaliere Oscuro (inoltre un’azione furtiva vi regalerà maggiori PE). Parlando infine della crescita e del potenziamento del personaggio le cose sono rimaste identiche al passato presentando un sistema ad albero per ogni categoria (tuta, gadget, attività speciali): il nostro consiglio, dato l’aumento della difficoltà generale, è quello di potenziare in primis la tuta, così da avere maggior resistenza ai danni da arma da fuoco e da mischia.

ARKHAM ORIGINS

Se possiamo ritenerci soddisfatti della campagna e dello storyline di Batman: Arkham Origins, che rimangono di alto livello, non possiamo dire lo stesso del comparto grafico. Il titolo gira ancora sull’Unreal Engine 3 che ormai è stato pompato ai massimi livelli su console e che, pur svolgendo bene il suo compito, sarebbe ormai anche ora di mandarlo in pensione. Il risultato infatti, almeno su PS3, sono delle texture a tratti poco definite, continui cali di frame rate specialmente durante i salvataggi automatici, ombre in bassa risoluzione, compenetrazioni poligonali a bizzeffe, caricamenti rallentati delle texture ed effetti pop-up, mascherati in parte dalla foschia natalizia di Gotham, ma che ad un occhio attento non riescono a passare inosservati. Non sappiamo come mai Warner Bros Montreal non sia riuscita a mantenere una qualità grafica stabile, ma ciò che sappiamo è che tutti questi difetti ci hanno in parte rovinato l’esperienza di gioco; inoltre, se qualche rallentamento in-game possiamo tollerarlo e comprenderlo, non riusciamo proprio a capacitarci degli svariati singhiozzi che tempestano diverse cutscene dove spesso abbiamo notato anche l’audio fuori fase. Insomma, Batman: Arkham Origins è minato da svariati problemi grafici che speriamo vengano presto risolti con il rilascio di una patch. A disturbarci ancor di più poi si aggiunge un doppiaggio, perfetto per interpretazione, ma a volte (e magari durante una scena epica) fuori sincrono, il che è un vero peccato. Ottimo lavoro invece per la colonna sonora, sempre coinvolgente e fedele all’azione di gioco con musiche trionfali ed effetti ben campionati.

VILLAIN

I predatori della notte, si sa, agiscono meglio in solitudine, ma sappiamo anche che a volte un po’ di compagnia non guasta. Così ecco che anche la serie di Batman Arkham, con questo terzo capitolo, introduce una modalità online chiamata Predatore Invisibile. Affidata agli Spash Damage, questa modalità online ci ha oltremodo incuriosito. Sostanzialmente vi sono tre squadre: le prime due formate ognuna da tre giocatori mentre una terza, ma molto speciale, è quella degli Eroi, composta da due giocatori. La modalità è un classico Dominio, infatti per tutta la mappa vi sono sparsi dei punti di controllo conquistabili che dovremo difendere. Le squadre, suddivise per team Bane e team Joker, potranno conseguire la vittoria conquistando e mantenendo sotto controllo più postazioni o semplicemente eliminando tutta la squadra avversaria. Le due fazioni saranno equipaggiate con armi primarie e secondarie, gadget letali come trappole bomba, UAV telecomandati, mine traccianti e la visuale assistita limitata (simil visuale Detective): l’equipaggiamento a nostra disposizione cambierà in base al team di appartenenza. Infine avremo un bonus personaggio che si sbloccherà durante il corso della partita e che ci permetterà di vestire i panni dei super cattivi Joker, munito di due revolver potenziati e carte da gioco letali, e Bane in grado, grazie al Venom, di sferrare attacchi corpo a corpo letali e di usufruire di un bazooka devastante. Per sbloccarli basterà seguire l’icona apposita a schermo e raggiungerla per primi: il problema è che, una volta sul campo, i due super villain sono praticamente imbattibili andando così a sbilanciare incredibilmente la partita.

In tutto questo però sono presenti anche gli Eroi ovvero Batman e Robin. Questi sono una squadra a sé stante con il compito di mettere i bastoni fra le ruote ad entrambi i team eseguendo KO silenziosi e non, per riempire la barra di Intimidazione. Gli Eroi vincono una volta che la barra è stata riempita completamente: il KO silenzioso è quello che la riempirà più velocemente, così come l’uccisione del capo squadra, segnalato da un’apposita stellina accanto al nome. A loro vantaggio Batman e Robin hanno la possibilità di muoversi furtivamente nella mappa, posizionandosi in postazioni elevate grazie ai rampini ed avranno la visuale detective illimitata. Infine, tanto per rendere il tutto ancor più difficile ai nostri avversari, potremo manomettere le postazioni di controllo rendendone più lenta la conquista. La modalità online ci è parsa quindi piacevole e interessante, tuttavia accessoria e che a stento affronterete data anche la scarsa presenza di giocatori sui server. Peccato.

IN CONCLUSIONE
Siamo ormai giunti alla fine di questa lunga ma necessaria analisi di Batman: Arkham Origins ed è tempo di tirare le somme. Warner Bros Montreal ha fatto, senza ombra di dubbio, un ottimo lavoro: Bruce Wayne, Batman, Joker e Bane, sono caratterizzati molto bene, purtroppo però alcuni personaggi che avrebbero meritato maggior rilievo sono stati solamente abbozzati, lasciandoci l'amaro in bocca. Il gameplay rimane solido e fedele al genere, senza discostarsi troppo dai predecessori, ottime le musiche ed il doppiaggio in Italiano anche se a volte risulta fuori sincrono. Sull'aspetto grafico sono troppe le pecche che vanno a minare un titolo che avrebbe potuto essere eccellente, tuttavia vestire ancora una volta i panni del Cavaliere Oscuro è stato un piacere così come scoprire le origini del mito e dei suoi più temibili nemici. Si poteva sicuramente fare qualcosa in più, introducendo magari nuove meccaniche di gioco che risultano ancora troppo attaccate al passato, ma ne consigliamo comunque l'acquisto a tutti coloro che hanno amato e amano la saga di Arkham, oltre che ai neofiti della serie, a patto che giochino pure i restanti capitoli. ZVOTO 8
Voto dei lettori7.8
 Loading ...
SARÀ UNA NOTTE LUNGA! COSA SIGNIFICA PER NOI QUESTO VOTO? SCOPRILO LEGGENDO I NOSTRI CRITERI DI VALUTAZIONE!!!

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :