Batman Begins (di Christopher Nolan, 2005)

Creato il 16 marzo 2012 da Iltondi @iltondi

Bruce Wayne (Christian Bale) combatte il dolore per la morte dei genitori con un vagabondaggio senza meta, affrontando esperienze al limite. Rinchiuso in una cella in Cina, viene poi estradato da Henri Ducard (Liam Neeson) alla “Setta delle ombre”, capeggiata dal temutissimo Ra’s al Ghul (Ken Watanabe). Dopo un massacrante addestramento ninja, capisce finalmente cosa fare della sua vita. Ma i nemici sono più vicini di quanto lui pensi. 

Christopher Nolan e pochi altri registi potevano risollevare così una serie ben decollata con Tim Burton e poi caduta in picchiata con Joel Schumacher. Il suo Batman è il più intimo e introspettivo mai visto, uomo tutt’altro che invincibile prima di diventare eroe, fragile prodotto di un’infanzia interrotta troppo presto. Film più che altro filosofico, saggio sulla vendetta e sulla sua futilità  (come Wayne stesso commenta, riguardo ai suoi propositi di vendetta, «La mia rabbia supera il rimorso»). Il giovane Bruce Wayne compie un’analisi interiore, scavando nel profondo, mentre viene sottoposto a un intenso addestramento fisico; ma l’addestramento ninja è solo il pretesto per la genesi di quello che sarà poi il temutissimo uomo-pipistrello (in proposito, è emblematica la battuta di Liam Neeson «L’addestramento è niente, la volontà è tutto»), più interessato a dominare le proprie paure (per poi trasmetterle agli altri) che a combattere indistintamente il male. Colonna sonora di Hans Zimmer (con Nolan anche in Inception e Il cavaliere oscuro) e cast stellare: oltre ai già citati, ci sono Michael Caine, Morgan Freeman, Gary Oldman, Rutger Hauer, Tom Wilkinson, Katie Holmes e Cillian Murphy (nei panni dello Spaventapasseri, l’antagonista di questo episodio insieme a Ra’s al Ghul). Cameo per Rade Serbedzija (il tizio del negozio di costumi in Eyes Wide Shut), che interpreta un senzatetto. Regia virtuosa, nella quale spiccano riprese ipnotiche (che ormai denotano uno stile ben preciso, a prescindere dalla saga di Batman) e scansioni temporali (ma Nolan ci ha abituati in questo, perché lavora sempre su più livelli narrativi).



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