Quarantanni dopo, nonostante l'opera di pulizia della criminalità che Batman sta portando avanti, la città è ancora in cattive acque. Max Shreck, magnate dell'energia, cerca di propinare al sindaco di Gotham la costruzione di un'altra centrale elettrica apparentemente inutile. La sua segretaria, Selina Kyle, scopre che la centrale elettrica non è quello che dovrebbe essere e lo stesso Max la uccide buttandola da una finestra. La sua morte non dura a lungo, in suo soccorso arrivano tutti i gatti di Gotham che le donano parte delle loro vite per salvarla. Nasce così Catwoman.
Gli ostacoli che il sindaco e lo stesso Wayne mettono sulla strada dei suoi progetti non piacciono a Shreck. L'industriale organizza un piano per far dimettere il sindaco e mettere al suo posto il redivivo, ed ormai eroe cittadino, Oswald Cobblepot. Il Pinguino, però, non è proprio uno sprovveduto ed, a sua volta, utilizza il potere di Shreck per raggiungere i suoi scopi. Quando poi si prospetta un'alleanza con Catwoman per mettere alle strette e screditare Batman non se lo fa ripetere due volte.
Intanto uno relazione sentimentale inizia tra Bruce e Selina da un lato e tra Batman e Catwoman dall'altro. I due non si rendono conto di essere attratti anche dai loro alter ego fino a quando una frase ripetuta da entrambi, sotto entrambe le identità, non li mette a conoscenza del segreto l'uno dell'altra.
Il Pinguino dal canto suo mette in atto il piano per screditare l'uomo pipistrello, ma gli si ritorce contro. Decide così per la vendetta autonoma. Abbandona i panni di Oswald Cobblepot e ritorna ad essere se stesso organizzando il rapimento dei primogeniti di tutte le famiglie di Gotham e la distruzione di parte della città stessa. Batman si opporrà a lui fino alle più tragiche conseguenze.
Burton torna dietro la macchina da presa per un nuovo Batman, tre anni dopo al primo. Sotto il mantello si nasconde ancora Michael Keaton. Ad interpretare i villains questa volta sono altre due icone perfette per i ruoli. L'ottimo Pinguino è un, irriconoscibile, Danny DeVito e la sensuale Catwoman è, una in formissima, Michelle Pfeiffer. Entrambi gli avversari dell'uomo pipistrello sono caratterizzati in modo spettacolare dagli attori che li impersonano, tanto è vero che, dopo Julie Newmar, quella della Pfeiffer sarà la seconda miglior Catwoman di sempre. Il Pinguino, invece, è un personaggio dalle grandi potenzialità sempre troppo sottovalutato dagli sceneggiatori dei fumetti della DC. Qui riesce ad esprimersi al meglio nella sua lucida follia, nel suo adattarsi per trovare un ruolo nella società, ma, sopratutto, per vendicarsi delle privazioni subite per colpa dei suoi genitori.
Assistiamo alla conferma di quando supposto dopo la visione del primo capitolo del 1989: Bruce è la maschera di Batman. In una delle scene madri del film, infatti, durante la festa in maschera organizzata da Shreck Wayne di presenta vestito in smoking e Selina in un abito da sera classico. Entrambi sono, dunque, consci che quello che mostrano quotidianamente alla gente altro non è una maschera che copre le loro vere identità: Batman e Catwoman.
Michael Keaton, nei panni di Batman, parla ancora meno di quanto facesse nel primo film. Delinea e cesella meglio la sua visione del crociato mascherato ottenendo un'altra performance degna di nota.
La tuta di Batman sembra essere leggermente modificata rispetto a quella precedente e qualche gadget è stato aggiunta alla Batmobile. Le scenografie ridisegnate danno sempre un aspetto dark alla città, ma mettono in risalto elementi architettonici tenuti in secondo piano tre anni prima. Gran parte del film si svolge nella piazza centrale della città, sempre gremita di comparse, tra shopping e scontri tra buoni e cattivi.
Di solito i sequel sono dei mezzi fallimenti. L'opera meritoria fatta da Tim Burton è stata quella di non considerare questo film un secondo capitolo del primo, ma di renderlo una pellicola a se stante. Il concetto viene ben sviluppato ed il film risulta godibile e di buona fattura.
Come il primo. E' Tim Burton. E' Batman. E' un connubio che rasenta la perfezione. Da vedere.
Titolo originale Batman Returns
Lingua originale inglese
Paese USA, Regno Unito
Anno 1992
Durata 126 min
Genere comics
Regia Tim Burton
Soggetto Sam Hamm, Daniel Waters, basato sul personaggio dei fumetti creato da Bob Kane
Sceneggiatura Daniel Waters, Wesley Strick (non accreditato)
Produttore Tim Burton, Denise Di Novi
Produttore esecutivo Jon Peters, Peter Guber, Benjamin Melniker, Michael E. Uslan
Casa di produzione Warner Bros.
Distribuzione (Italia) Warner Bros. Italia, Warner Home Video
Fotografia Stefan Czapsky
Montaggio Chris Lebenzon, Bob Badami
Musiche Danny Elfman
Scenografia Bo Welch
Costumi Bob Ringwood, Mary E. Vogt
Interpreti e personaggi
Michael Keaton: Bruce Wayne/Batman
Danny DeVito: Oswald Cobblepot/Pinguino
Michelle Pfeiffer: Selina Kyle/Catwoman
Christopher Walken: Max Shreck
Michael Gough: Alfred Pennyworth
Pat Hingle: Comm. James Gordon
Michael Murphy: Sindaco
Paul Reubens: Tucker Cobblepot
Andrew Bryniarski: Chip Shreck
Cristi Conaway: Principessa del Ghiaccio
Vincent Schiavelli: Suonatore d'organetto
Henry Kingi: Rapinatore
Doppiatori italiani
Mario Cordova: Batman/Bruce Wayne
Giorgio Lopez: Oswald Cobblepot/Pinguino
Rossella Izzo: Selina Kyle/Catwoman
Luciano Roffi: Max Shreck
Gil Baroni: Alfred Pennyworth
Vincenzo Ferro: Comm. James Gordon
Carlo Sabatini: Sindaco
Stefano Benassi: Chip Shreck
Barbara Castracane: Principessa del Ghiaccio
Bruno Conti: Suonatore d'organetto
Premi
Saturn Award 1993: Miglior Trucco (Stan Winston, Ve Neill)
BMI Film & TV Awards 1993 (Danny Elfman)
2 nomination al Premio Oscar 1993:
Migliori Effetti ed Effetti Visivi (Michael L. Fink, Craig Barron, John Bruno, Dennis Skotak
Miglior Trucco (Ve Neill, Ronnie Specter, Stan Winston)
4 nomination ai Saturn Award 1993:
Miglior Costumi (Bob Ringwood, Mary E. Vogt, Vin Burnham)
Miglior Regia (Tim Burton)
Miglior Film Fantastico (Tim Burton)
Miglior Attore non Protagonista (Danny DeVito)
2 nomination ai BAFTA 1993:
Miglior Trucco (Ve Neill, Stan Winston)
Migliori Effetti Speciali (Michael L. Fink, John Bruno, Craig Barron, Dennis Skotak)
Candidato al premio Hugo 1993: Miglior presentazione drammatica (Tim Burton)
3 nomination agli MTV Movie Awards 1993:
Miglior Bacio (Michael Keaton, Michelle Pfeiffer)
Miglior Antagonista (Danny DeVito)
Donna Più Desiderabile (Michelle Pfeiffer)
Nomination ai Razzie Awards 1993: Peggior Attore non Protagonista (Danny DeVito)