Se Giochi di Guerra era un “orologio” che non stancava nella sua lunghezza proprio per la cura quasi maniacale dei dettagli e degli incastri di trama, sviluppandosi come tie-in su tutte le collane legate al Pipistrello, Vita Dopo La Morte si adagia nel raccontare per sommi capi quello che succede quando un criminale punta alla scalata di una città come Gotham e come può fare il suo paladino a limitare i danni prima e a venirne a capo poi.
Daniel pecca di superbia, inserendo fin troppi personaggi, ripescando dal passato di ognuno: manca la mano di un editor accorto. Mike Marts non è Bob Shreck (o Bob Greenberger, entrambi alle prese con la supervisione di War Games) e non riesce a incanalare le buone idee di Daniel, che vengono sprecate e sfilacciate da una trama traballante e, a tratti, incoerente.
Sul disegno, invece, nulla da dire: il lavoro è ottimo e, ad un lettore poco esigente, potrebbe bastare solo quello.
In definitiva, sembra che il buon Tony chieda troppo a se stesso: la citazione di Frank Miller “al contrario” (Batman a terra e Robin che, beffardo, gli dice: “In piedi, soldato“) è solo uno dei tanti esempi di superfluo che rendono questi numeri di Batman quasi stucchevoli.
Pessima poi la scelta della Planeta de Agostini di includere il #698 e il #689 della serie regolare (Batman), incentrato sull’evoluzione del rapporto tra Batman e l’Enigmista, che poco “c’azzeccano” con l’ambientazione del volume, banale scusa per poi proporre in sede separata (Batman #43) il ritorno di Grant Morrison sulla testata, con il Missing Chapter di Batman R.I.P..
Abbiamo parlato di:
Batman: Vita Dopo La Morte (Batman #692-699)
Tony S. Daniel, Guillem March
Traduzione di Matteo Mezzanotte
Planeta de Agostini, gennaio 2010
192 pagine, brossurato, colori – 16,95€
ISBN: 978-84-67495-05-8