L’anno scorso, Apple aveva denunciato Amazon per l’uso del trademark “App Store” come identificativo del negozio virtuale di Jeff Bezos, ritenuto troppo simile all’App Store di Cupertino.
In tribunale però non si è ancora giunti ad alcuna conclusione e pertanto i legali di Tim Cook hanno presentato una nuova documentazione in cui si spiega come Amazon stia cercando di confondere i consumatori.
Apple intensifica dunque la lotta al trademark Amazon Appstore: la nuova documentazione presentata in tribunale è stata scoperta da GigaOm e testimonia anche la decisione del gruppo di Jeff Bezos nel voler minimizzare l’uso del termine “for Android” accanto a “Appstore”, cosa che per Cupertino è davvero rilevante. Nello specifico, si legge che:
«Amazon ha ripetutamente rifiutato di produrre documenti ed informazioni riguardo all’uso di “per Android” in collegamento al suo servizio. Amazon non è stata in grado di portare un testimone che possa testimoniare in merito alla decisione di non usare “per Android” con il servizio Amazon Appstore al di fuori del contesto del Kindle Fire, nonostante le evidenti prove del fatto che Amazon non usi frequentemente “per Android” in associazione al proprio servizio.»
Apple desidera che nessuno utilizzi un termine troppo simile al proprio App Store per dispositivi con cuore iOS, ma l’azienda di Tim Cook non è ancora riuscita a ottenere il brevetto per quel trademark e, di conseguenza, anche altre aziende tecnologiche importanti, come Microsoft ad esempio, hanno cercato di bloccare la richiesta brevettuale della Mela presso l’US Patent and Trademark Office. Microsoft, Amazon e altre società ritengono che il termine “app store” sia troppo generico per esser registrato, mentre Apple crede che la maggior parte dell’utenza associ questo termine al negozio di applicazioni per iOS e che sia meno generico del trademark Windows brevettato dal gruppo di Redmond.