Bene, ogni volta che in ufficio vado in bagno osservo sempre se uscendo dal gabinetto i miei colleghi si fermino o meno ai lavandini. Beh, dalla mia personale ricerca è risultato che anche le persone più impensate, le più precisine, quelle che prima di iniziare a lavorare puliscono con il Lysoform scrivania, mouse e tastiera… anche loro non si lavano le mani!
E trovo la cosa particolarmente ripugnante, specie al pensiero che lavorando in un open space dove nessuno di noi ha una scrivania assegnata, il nostro posto viene condiviso con altri colleghi che si alternano durante la giornata di lavoro.
Proprio per questo motivo ho ideato un cartello da affiggere sulla porta del bagno che recita più o meno così:
“SE ESCI DA QUI SENZA ESSERTI LAVATO LE MANI, PENSA CHE POTREBBE AVERLO FATTO ANCHE CHI HA USATO PRIMA DI TE IL TUO MOUSE, LA TUA TASTIERA E LA TUA SCRIVANIA!”
Casualmente questa mia riflessione è avvenuta proprio in concomitanza con la quarta edizione della giornata mondiale per la pulizia delle mani, indetta per il 15 ottobre. Per focalizzare l’attenzione su questo tema, molto importante per evitare la diffusione di virus e batteri, è stata condotta una ricerca commissionata dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine e dalla Queen Mary University, attraverso la quale sono stati esaminati 390 campioni prelevati su cellulari e mani. Bene, il 92% dei telefonini e l’82% delle mani sono risultati essere contaminati dai batteri.
Ma la cosa più raccapricciante è che sul 16% (circa 1/6!) dei cellulari analizzati è stata trovata materia fecale. In particolare il batterio dell’escherichia coli. E questo secondo gli scienziati è da riferire proprio alla pessima abitudine di non lavarsi le mani dopo ehm.. ehm.. essersi puliti il sedere!
Ora, se è vero che gli inglesi hanno la nomea di non brillare per la loro pulizia, sembra che nemmeno i romani lo facciano, almeno stando alle mie personali statistiche condotte sul posto di lavoro!