Battleship: marina vs alieni, chi vincerà?

Creato il 15 aprile 2012 da Masedomani @ma_se_domani

Oggi 15 aprile, data legata all’affondamento più noto della storia, rimaniamo nelle gelide acque dell’oceano spostandoci in quello Pacifico, anche se questa volta ad affondare non saranno solo le nostre navi. Prima però di seguire gli eroi di questa battaglia atipica dovete accendere il vostro stereo, inserire un disco degli AC/DC, possibilmente contenente “Hard as a Rock” e posizionare il volume a livelli imbarazzanti, così da favorire l’ingresso nelle vostre vene della adrenalina “spinta” dai nonnetti del rock e … solo allora sarete, infatti, in grado di godervi veramente “Battleship”. Perché se dovete affrontare un film americano dedicato all’ennesimo confronto/affronto con gli alieni che inizialmente abbiamo provocato ed ora stiamo subendo, dovete essere nella condizione di apprezzare l’opera e questa colonna sonora è l’unica in grado di portarvi sino alle Hawaii, teatro della nostra storia.

Ennesimo tipico esempio di ciò che sanno confezionare meglio i figli dello Zio Sam: puro roboante intrattenimento con morale che ci porterà ad uscire dal cinema pienamente soddisfatti delle due abbondanti ore trascorse. Nessuna lamentela è concessa quando si assiste alla trasposizione su grande schermo di un gioco dal glorioso passato, quella battaglia navale (“Battleship”, appunto) che aveva la peculiarità di non imporci degli eroi con dei volti: i protagonisti eravamo noi! Cosa che ha permesso al regista Peter Berg (che probabilmente solo io ed una manciata di persone ricordiamo per quel capolavoro di sarcasmo che fu “Cose Molto Cattive”) di proporci l’ex John Carter – Taylor Kitsch, la gnoccolona Brooklyn Decker (vista in “Mia moglie per Finta”), qui figlia di un colonnello della marina con le sembianze di Liam Neeson (troppo per un film di questo genere) e la regina della musica Rihanna al suo esordio cinematografico.

Opera in crescendo che si apre seguendo tutti i cliché del genere che si possano immaginare: due fratelli di cui uno scavezzacollo ma dall’alto potenziale che ne combina sempre una di troppo, e l’altro (il buono) che fa una brutta fine; la bella ed intelligente che si innamora dell’uomo che non piace a papà; l’eroe di guerra che per l’ennesima volta si immola per la causa; e l’arrivo dell’ospite inatteso, brutto e cattivo che ci vuole fare fuori e che, per un motivo o per l’altro, finisce sempre sul suolo statunitense dove se la dovrà vedere con un manipolo di sgangherati eroi per caso che otterranno il riscatto. Si si proprio tutto vedrete e vi godrete un secondo tempo in acque profonde, mentre la battaglia per la salvezza del mondo tutto si sposterà su navi sempre meno idonee ad affrontare un nemico più grosso di noi.

Neanche a dirlo, gli alieni sono cattivi e con poca voglia di comunicare, ci vedono come una inutile scocciatura e ce le danno di santa ragione perché sono, ovviamente, infinitamente superiori a noi e pensano solo a colonizzarci senza mezze misure. Dentro la corazza di un misterioso metallo intergalattico si cela un essere tanto orripilante quanto debole sotto vari punti di vista, grazie ai quali non ci estingueremo neppure questa volta. Immancabili i fasci di luce alla “Skyline” e le concomitanti esplosioni distruttive alla “World Invasion” per incuriosire lo spettatore famelico di sangue e gesta eroiche e, a questo punto, di scoprire come questa volta ci salveremo, perché non potrebbe che essere così.

Elogio all’onore, alle regole, alla squadra, al patriottismo ed ai valori della famiglia, un vero minestrone di buoni sentimenti che passano inosservati grazie al ritmo sostenuto col quale i nostri nuovi beniamini ci difendono. Esaltante ed adrenalinico, prevedibile, ma terribilmente ben confezionato film, con effetti speciali ineccepibili e dialoghi che lasciano trapelare sottile ironia, insomma farà un gran bene a tutti, in particolar modo ai maniaci del controllo


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