Continuano i confronti sull’efficacia dell’austerità: pare infatti che Angela Merkel, al governatore della Bce (Mario Draghi) abbia chiesto lumi sulle sue recenti affermazioni pubbliche, lette come un invito ad una distensione dell’austerity.
Proprio oggi la Germania ha confermato tutte le difficoltà economiche mostrate da alcuni recenti dati macroeconomici: la crescita del Pil tedesco su base trimestrale si è confermata - 0,2%.
Anche i Pmi manifatturieri (anticipatori del ciclo economico) di Francia e Italia non sono confortanti (si trovano al di sotto della soglia critica del valore 50, ciò indica contrazione economica).
Un pò meglio per la Spagna, delude la Germania: nel complesso le previsioni economiche per l’eurozona non paiono affatto rosee.
In settimana è attesa la riunione del board della Bce: molti chiederanno a Draghi nuovi interventi anti-deflazione, lui stesso ha aperto a possibili nuovi stimoli straordinari.
(LEGGI: Fiducia grazie al QE europeo?)
Ad ogni modo, considerando la frammentazione politica e l’ostilità della Germania,difficile ipotizzare che la BCE sia prossima a mettere in campo interventi paragonabili al QE della FED.
Non tutti sono di questo avviso, e molti investitori hanno (e stanno prendendo) posizioni tali da scommettere su un prossimo “QE europeo”.