Anche questa volta gli "allievi sperimentali volontari" erano quattro e ho così potuto simulare la sessione d'esame per ben due volte, sia durante la fredda giornata di sabato che in quella più soleggiata ma sempre rigida di domenica. Dopo un introduttivo e ristoratore incontro al bar, abbiamo subito formato due coppie di allievi ed abbiamo lavorato in acqua, prima sulle diverse tecniche di imbarco e sbarco (che con mia grande sorpresa hanno occupato ben più di un'ora di lezione frontale!) e poi anche sulla pagaiata in avanti e sugli spostamenti laterali (che rimangono il mio argomento preferito, specie quando suggerisco alcuni "top tips" e soprattutto la portentosa "magia nera"!).
Ho scelto di restare a terra per la maggiore parte del tempo e ho iniziato a sperimentare (con soddisfazione, certo, ma anche con una serie di criticità su cui riflettere per migliorare) l'uso delle riprese video durante le varie fasi di apprendimento...
Varie tecniche di imbarco...
Prove pratiche di sbarco sul pontile (o con un pizzico di fantasia: sulle rocce!)
Lezioni frontali
Le straordinarie ghette alla moda di Claudia!
Al lavoro fino al tramonto!
La domenica, invece, a causa di uno stiramento muscolare che spero abbia avuto conseguenze minime, Claudia ci ha dovuto salutare prima del tempo ed è tornata a Siena in treno sin dal primo mattino. In acqua sono così rimaste tre ragazze molto volenterose: impostare il lavoro "tutto al femminile" è stato per me motivo di ulteriore soddisfazione, sia perché tra donne ci si capisce molto prima e molto meglio, almeno in kayak, e sia perché le tre donzelle non si sono fatte pregare quanto a domande, chiarimenti e commenti di ogni tipo. I loro feedback sono stati per me davvero utilissimi!L'obiettivo didattico di queste "sessioni sperimentali" è quello di sviluppare l'attitudine dell'insegnante a lavorare con allievi di diverso livello su argomenti sempre differenti, così da focalizzare l'attenzione sulle esigenze dei singoli e al tempo stesso ampliare le proprie competenze formative in ambito canoistico, in special modo per "observation, analysis & individualisation"!
Non è facile lavorare su sistemi d'insegnamento tanto complessi ma è anche molto stimolante: ogni volta scrivo sul quaderno del tirocinio la lezione svolta con ciascun allievo, per mettere a fuoco i punti di forza e di debolezza e per capire cosa migliorare in futuro.
Ogni volta mi convinco sempre più che non si finisce mai di imparare!!!