Hushpuppy , sola , parte alla ricerca della madre.
Ci sono dei film piccoli piccoli che sprigionano magia sin dalla prima inquadratura.
E' il caso di questa pellicola girata in 16 mm , esordio nel lungometraggio del giovane Benh Zeitlin che , pur sembrano un moscerino davanti a megaproduzioni girate in 70mm e con budget milionari, sta facendo incetta di premi in tutto il mondo a partire da quello della giuria al Sundance , passando attraverso la vittoria della Camera d'Or a Cannes e arrivando a quattro nominations agli Oscar ( miglior film , miglior regia, miglior attrice protagonista, miglior sceneggiatura non originale).
Tutti meritati: è un film assolutamente libero da canoni stilistici preordinati , narra in modo libero l'esistenza di un pezzetto di mondo ignorato dal resto dell'umanità che però persegue orgogliosamente il proprio modo di vivere diverso.
Nouvelle Vague meets Katrina, I suppose.
La storia della piccola Hushpuppy, i suoi occhi, la sua voce, il suo modo di correre a passi piccoli piccoli è qualcosa che rapisce, afferra direttamente il cuore e lo strappa dal petto.
Il cinema tante volte ha esplorato il coming of age di bambini e adolescenti ma qui ci troviamo di fronte a poesia pura.
L'arrivo degli Aurochs ( l'unico particolare che fa pensare ad un altro film, Nel paese delle creature selvagge di Spike Jonze, altro cineasta che ha fatto della libertà stilistica la sua bandiera) è una metafora straordinaria del termine del processo di crescita della piccola, già messa a dura prova dai casi della vita.
Il cinema vola alto in una sorta di realismo magico in cui la magia è vivere , anzi sopravvivere.
Un mondo parallelo in cui i pochi abitanti vivono in maniera primitiva mangiando pesci , crostacei e polli alla brace in cui crescere vuol dire sbranare un granchio crudo in una sera in cui si è tutti assieme attorno al fuoco.
Una lotta costante per la sopravvivenza contro la brutalità degli elementi naturali che fatalmente fa cozzare questa comunità anomala nascosta nelle paludi con la cosiddetta "civiltà".
Si deve fuggire su barche fatte con materiali di risulta e assemblate in modo "artistico" che scivolano pigramente sulle acque limacciose.
Hushpuppy ( straordinaria la prova davanti alla cinepresa della piccola Quvenzhanè Wallis) è cresciuta.
E ci è entrata direttamente nel cuore.
( VOTO : 8,5 / 10 )