Beatrice Lorenzin annuncia la nuova disciplina sulle droghe

Creato il 16 marzo 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online
mar 16, 2014    Scritto da Giacomo Conti    Governo Renzi, Scienza    cannabis, conferenza, corte, costituzionale, droghe, fini, Giovanardi, lorenzin, marzo, medicinali, sentenza, sostanze, stampa, stupefacenti 1

Beatrice Lorenzin annuncia la nuova disciplina sulle droghe

Il ministro Beatrice Lorenzin in conferenza stampa ha annunciato l’approvazione di un decreto legge che affronta finalmente la materia delle sostanze stupefacenti, in particolare innovando la disciplina per quanto riguarda l’uso di medicinali.

Esso si pone l’obiettivo di sopperire al doppio vuoto normativo venutosi a creare in materia amministrativa e penale dopo la sentenza di incostituzionalità della Fini-Giovanardi, affrontando però solo la prima delle due.

Sono state nuovamente introdotte “tabelle” secondo le quali classificare le sostanze, ma, sottolinea il ministro Lorenzin, non sono le stesse della Fini-Giovanardi (cioè quelle tipiche, di cui si sente molto parlare, delle droghe “leggere” e “pesanti”). Esse sono state “rimodulate secondo le indicazioni della Corte Costituzionale” e mantenendo gli aggiornamenti susseguitisi dal 2008 ad oggi.

Non è ancora chiaro né deciso quale sarà la nuova distinzione, né se torneranno in vigore le vecchie classificazioni, giacchè il decreto legge non si occupa altro che degli aspetti amministrativi, rimandando al futuro parere del Parlamento la questione.

Il ministro ha comunque ammesso che è opportuno prendere tempo per via delle mutate condizioni e della quantità di problematiche, in settori anche diversi da quelli meramente della salute (come questioni di pubblica sicurezza o educazione) che una modifica della legge sugli stupefacenti evidentemente crea.

Il tempo limite per avere una disciplina completa, o per lo meno per avere notizie su come il Parlamento intende affrontare la questione, dovrebbe essere di 60 giorni al massimo: la durata di un decreto legge prima che ne vengano a cadere gli effetti.

La Lorenzin ha infine concluso con un pensiero mirato e forse un po’ banale, dicendo alla stampa che in fondo, quale che sia la futura distinzione delle droghe, “drogarsi fa male”: un po’ una generalizzazione fuori luogo, soprattutto visto lo straordinario consumo di alcool nel nostro paese e l’apertura netta prima di Obama, che ha dichiarato di non ritenere la cannabis e i suoi derivati più pericolosi dell’alcool, e poi di molti suoi Stati, Washington e Colorado in testa, che stanno via via depenalizzando, soprattutto per uso medico, la sostanza, senza considerare il mondo forse un po’ lontano e poco considerato dell’America del Sud, che dopo l’incredibile disciplina di totale legalizzazione dell’Uruguay sta seriamente riconsiderando la propria politica in termini di droghe e di classificazione delle stesse.


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