Il 2016 è iniziato con l'addio a uno dei musicisti rock più influenti del panorama internazionale. Era il 10 gennaio quando la stampa annunciava la morte di David Bowie, gettando nello sconforto i fan di tutti il mondo. Pochi giorni dopo, il 14 gennaio scorso, sempre all'età di 69 anni, muore anche Alan Rickman. Il nome, da solo, non dice molto, ma se gli affianchiamo quello di Severus Piton, il personaggio interpretato nella storica saga di Harry Potter, la situazione cambia notevolmente.
Il ruolo del mago cattivo ha appassionato tutti, grandi e piccoli, e l'autrice della saga, la brava J. K. Rowling, ha saputo stupire il suo pubblico con un grandioso colpo di coda finale: il cattivissimo e perfido Severus Piton, maestro di Pozioni e i Difesa contro le Arti Oscure nella scuola di magia di Hogwarts, in realtà aveva il compito di proteggere il giovane Harry Potter, in nome dell'amore che un tempo aveva provato nei confronti della madre del giovane mago.
Tuttavia, Alan Rickman non è solo Severus Piton. A noi piace ricordarlo come il confuso manager dell'agenzia di design di "Love Actually" alle prese con una provocante segretaria e una evidente crisi di mezza età. In questo film, Rickman conduce una danza silenziosa con se stesso: sfiorato dalla tentazione, sta per esserne inghiottito quando l'amore, quello vero e autentico, lo riporta a casa da una moglie che lo ha sempre amato e che lui stesso non ha mai smesso di amare.
Un comune denominatore sembra legare i personaggi interpretati da Rickman in "Harry Potter" e "Love Actually": la seduzione del male, attraente e invitante, che finisce con il dissolversi davanti al bene supremo: l'amore.