non c'è due senza tre (e il quarto vien da sè: difatti avrei intenzione di vedere anche Love Rain, streaming permettendo), e con questo sono al terzo dorama con protagonista Jang Geun Suk che qui, dopo la versione idol e la versione rock indipedente, si presenta finalmente in versione naturale. liscia, gassata o Ferrarelle, insomma... (sì, va bene, mai più farò una battuta così oscena X°D). si tratta di una storia corale e so bene che farei un torto non menzionando il resto dell'ottimo cast, quindi cercherò di rendere giustizia a quanti più attori possibile. dunque, la nostra vicenda comincia quando l'aspirante violinista Du Ru Min, nell'ambito di un corcorso, propone di lanciare la propria città come polo musicale; la sua proposta viene accolta con entusiasmo dal sindaco, ma la giovane viene truffata e l'ingente somma di denaro destinata a pagare i musicisti dell'orchestra che deve essere formata sparisce, insieme ai musicisti stessi che non ci stanno a suonare gratis. Du Ru Min rischia il licenziamento, oltre che la faccia, e così ha un'idea disperata: reclutare chiunque sia disposto a suonare solo per la gloria. si presentano alle audizioni esemplari di varia umanità: dal trombettista di cabaret alla casalinga frustrata, dalle violiniste sexy alla studentessa fancazzista, dal pensionato in odore di Alzheimer al colletto bianco che non ha mai scordato l'amore per il contrabbasso. manca un trombettista, e Du Ru Min ne individua uno eccezionale nel giovane poliziotto Kang Gun Woo, che però aborre la musica classica e, per quanto si riveli un genio della musica, è addirittura incapace di leggere uno spartito. a dirigere questa massa di disperati, arriva dall'Europa un famosissimo direttore... il fatto è che la sua fama non è dovuta solo alla sua bravura, ma soprattutto al suo carattere detestabile che gli hanno meritato il soprannome di orchestra killer. egli non esita a catalogare gli aspiranti orchestranti come una massa di incapaci senza speranza, e di lì comincia una serie infinita di disavventure, ma anche di trionfi inaspettati, dal momento che gli sgarruppati musicisti sfoderano una volontà inaspettata, il direttore è meno stronzo di quanto vuol far credere, Du Ru Min scopre di avere un tumore e di essere sul punto di rimanere sorda, Kang Gun Woo s'innamora di lei, ma lei ama il direttore... e via andando, con diverse storie collaterali ad arricchire il tutto. una serie di puntate davvero molto avvincenti e interessanti in cui è bello vedere come vengono approfonditi i caratteri e i rapporti che legano i diversi personaggi. si tratta di una crescita per tutti, anche se deve passare attraverso molte crisi.
non c'è due senza tre (e il quarto vien da sè: difatti avrei intenzione di vedere anche Love Rain, streaming permettendo), e con questo sono al terzo dorama con protagonista Jang Geun Suk che qui, dopo la versione idol e la versione rock indipedente, si presenta finalmente in versione naturale. liscia, gassata o Ferrarelle, insomma... (sì, va bene, mai più farò una battuta così oscena X°D). si tratta di una storia corale e so bene che farei un torto non menzionando il resto dell'ottimo cast, quindi cercherò di rendere giustizia a quanti più attori possibile. dunque, la nostra vicenda comincia quando l'aspirante violinista Du Ru Min, nell'ambito di un corcorso, propone di lanciare la propria città come polo musicale; la sua proposta viene accolta con entusiasmo dal sindaco, ma la giovane viene truffata e l'ingente somma di denaro destinata a pagare i musicisti dell'orchestra che deve essere formata sparisce, insieme ai musicisti stessi che non ci stanno a suonare gratis. Du Ru Min rischia il licenziamento, oltre che la faccia, e così ha un'idea disperata: reclutare chiunque sia disposto a suonare solo per la gloria. si presentano alle audizioni esemplari di varia umanità: dal trombettista di cabaret alla casalinga frustrata, dalle violiniste sexy alla studentessa fancazzista, dal pensionato in odore di Alzheimer al colletto bianco che non ha mai scordato l'amore per il contrabbasso. manca un trombettista, e Du Ru Min ne individua uno eccezionale nel giovane poliziotto Kang Gun Woo, che però aborre la musica classica e, per quanto si riveli un genio della musica, è addirittura incapace di leggere uno spartito. a dirigere questa massa di disperati, arriva dall'Europa un famosissimo direttore... il fatto è che la sua fama non è dovuta solo alla sua bravura, ma soprattutto al suo carattere detestabile che gli hanno meritato il soprannome di orchestra killer. egli non esita a catalogare gli aspiranti orchestranti come una massa di incapaci senza speranza, e di lì comincia una serie infinita di disavventure, ma anche di trionfi inaspettati, dal momento che gli sgarruppati musicisti sfoderano una volontà inaspettata, il direttore è meno stronzo di quanto vuol far credere, Du Ru Min scopre di avere un tumore e di essere sul punto di rimanere sorda, Kang Gun Woo s'innamora di lei, ma lei ama il direttore... e via andando, con diverse storie collaterali ad arricchire il tutto. una serie di puntate davvero molto avvincenti e interessanti in cui è bello vedere come vengono approfonditi i caratteri e i rapporti che legano i diversi personaggi. si tratta di una crescita per tutti, anche se deve passare attraverso molte crisi.
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