Begonia "Rosea-picta"

Da Lory663

Nome scientifico Begonia albo picta "Rosea-picta" della famiglia delle Begoniaceae, origine Brasile. Fra le circa 900 specie di piante erbacee e suffruticose perenni del genere Begonia quelle originarie raramente vengono coltivate. E' possibile invece trovare in commercio piante della varietà Begonia albo-picta  "Rosea-picta", che vengono utilizzate per lo più in vasi o fioriere in appartamento. Presentano in generale steli eretti, carnosi, con radici fibrose e hanno foglie ovate o lanceolate, a volte coperte da una leggera peluria; spesso sulla lamina superiore sono maculate di bianco o di argento. I fiori sono pendenti, rosa; in alcune varietà i fiori sono più grandi, più numerosi e dai colori molto più variati, compreso il rosso e l'arancio in molte sfumature, fino al bianco. Il massimo della fioritura è in estate anche se è possibile che continui a fiorire fino all'inizio dell'inverno.
La coltivazione
Le piante della varietà Rosea-picta si coltivano in vaso in appartamento, anche se in primavera ed estate possono essere portate su terrazzi o balconi protette dal sole diretto. Il terriccio deve essere composto da 2/3 di torba e 1/3 di sabbia concimato con 20 g di concime complesso per decalitro di terra. In inverno, una volta al mese, aggiungere all'acqua di irrigazione 10 g per decalitro di concime complesso; in primavera-estate, due volte al mese; in autunno ogni 20 giorni. E' preferibile cimare la pianta nel corso del periodo di riposo (dicembre-gennaio), pareggiando la forma, per favorire una fioritura abbondante in primavera. Tagliare con le forbici i rami troppo lunghi a 1 cm sopra una gemma. Nel corso dell'anno, al bisogno, tagliare le branche che modificano l'aspetto estetico della pianta, sempre a 1 cm sopra una gemma. I fiori più vecchi devono staccarsi da soli prima della nuova fioritura. La caduta regolare dei fiori è normale per questa e le altre varietà a fioritura successiva.
Esposizione, temperatura, annaffiatura, rinvasatura.
In appartamento il massimo della luminosità. In esterno deve essere molto luminosa, ma non in pieno sole. La temperatura di crescita e di fioritura ottimale è compresa tra i 15 e i 24 °C.; la minima invece è di 12°C. Annaffiare con moderazione ma con regolarità; in inverno, una volta la settimana; in primavera, 2 volte; in estate, 3 volte; in autunno 2 volte. La rinvasatura è consigliabile effettuarla dopo 6 mesi dall'acquisto, poi ogni anno all'inizio della primavera, utilizzando un vaso appena più grande di quello precedente o sostituendo in parte il vecchio terriccio.
Moltiplicazione
La propagazione avviene per talea apicale lunga 8-10 cm, asportando gli eventuali fiori ascellari e le foglie basali, a fine primavera, utilizzando un substrato composto da torba (2/3) e sabbi (1/3), in luogo riparato. A radicamento avvenuto, le piantine si invasano nel substrato di coltivazione
Malattie e parassiti
Marciumi del colletto e delle radici sono favoriti da eccessi di annaffiature o da ristagni di acqua e possono provocare anche attacchi di muffa grigia. Prevenire mantenendo buone condizioni ambientali, di coltivazione e di pulizia delle piante. Il mal bianco od oidio, frequente in estate, causa l'apparizione di un feltro biancastro su foglie, fusti e fiori: si cura con prodotti a base di zolfo o karathane (che purtroppo però danneggiano i fiori). Tra i parassiti animali, gli afidi, i tarsonemi, i tripidi e gli acari attaccano le piante provocando lesioni su foglie, fiori e steli. Si curano con gli appositi insetticidi, che non devono essere spruzzati sui fiori. macchie oleose sulle foglie possono comparire per la presenza di batteri e di virus. Poichè queste malattie sono incurabili, si prevengono acquistando piante sane e mantenendo buone condizioni di coltivazione. La caduta prematura dei fiori e delle foglie indica che la pianta ha subito un brusco cambio di ambiente; il colore pallido dei fiori indica che la luminosità è troppo scarsa, prestare più attenzione alle esigenze dei luce.
Consigli per l'acquisto
Scegliere piante ben formate con numerosi boccioli. Accertarsi che non vi siano segni di malattie.
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