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Belgio, gli ultrà dello Standard Liegi e lo striscione stile Isis per l’ex Defour

Creato il 26 gennaio 2015 da Fattorecampolive
Belgio, gli ultrà dello Standard Liegi e lo striscione stile Isis per l’ex Defour
Incredibile episodio andato in scena all’inizio della partita tra Standard Liegi e Anderlecht, match clou del campionato belga. Un po’ come se si sfidassero Juventus e Inter in Italia, una rivalità che dura da tantissimi anni. ‘Le Classico’ è definito da quelle parti. Ovviamente non sono ben visti dalle due tifoserie i passaggi di maglia dei giocatori da una squadra all’altra. E ieri ce n’era uno che dallo Standard Liegi (via Porto) è passato all’Anderlecht. Parliamo di Steven Defour, centrocampista anche della Nazionale belga.
Al momento dell’ingresso in campo delle due squadre, nella curva degli ultras dello Standard Liegi, è stato srotolato uno striscione enorme che raffigurava una personaggio che ricorda Jason Voorhees, il protagonista della saga di Venerdì 13, maschera da hockey compresa, con una spada in una mano e nell’altra la testa mozzata dello stesso Defour, con la scritta ‘Red or Dead’, ovvero ‘Rosso o morte’. I colori sociali dello Standard sono appunto rossi e dunque secondo loro il giocatore non sarebbe mai dovuto andare a giocare con i rivali biancomalva dell’Anderlecht.
Tra l’altro, in un periodo dove anche il Belgio è stato coinvolto nella lotta al terrorismo islamico, un collegamento con l’Isis c’è pure stato. Il regolamento non vieta questo tipo di striscioni, ma chiaramente ci saranno dei duri provvedimenti per la tifoseria di casa.
Lo stesso Defour è poi stato espulso nel corso del match per aver reagito ai continui insulti e fischi che gli sono arrivati da tutto lo stadio ogni qualvolta che toccava palla scagliando la stessa con violenza verso il pubblico all’ennesimo coro a sfavore. 

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