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Bella ItalVolley al femminile nel weekend: nuove soluzioni tecniche, bene le giovani

Creato il 29 maggio 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra
Bella ItalVolley al femminile nel weekend: nuove soluzioni tecniche, bene le giovani
L’ItalVolley di Barbolini nel weekend era impegnato in un collegiale in Liguria. Tre partite giocate contro la Cina e sono arrivate due sconfitte, un 3-1 (25-19; 27-25; 22-25; 30-28, nella partita di giovedì 24 maggio) e un 3-0 (25-22; 25-20; 25-16, nel match giocato oggi alle 10.30), e una vittoria per 3-1 (18-25; 25-16; 26-24; 25-15, nell’incontro di sabato 26 maggio).
Le ragazze hanno provato nuovi schemi tecnico-tattici e hanno tentato di raffinare l’affiatamento tra loro, visto che la Nazionale non si riuniva da sei mesi, dopo il trionfo ottenuto in Coppa del Mondo (con annessa qualificazione olimpica). Nella prima serata il ct ha sperimentato un attacco con tre schiacciatrici (Lucia Bosetti, Francesca Piccinini e Valentina Arrighetti) che, nei pochi scambi giocati, è parso funzionare a discreti livelli. Il tutto, però, è stato vanificato dalla contrattura al polpaccio sinistro subita dalla maggiore delle sorelle di Villa Cortese. A quel punto è entrata in campo Serena Ortolani, veterana della maglia azzurra, che ha messo la freccia e segnato 17 punti. Una gran serata insieme alla Piccinini (top scorer con 20 centri), al rientro in maglia azzurra dopo l’assenza nel successo di ottobre. Sono loro due le certezze su cui fare affidamento per i prossimi impegni e, soprattutto, per i giochi di Londra dove l’Italia punta a quel tanto sospirato podio mai ottenuto. Per arrivare in alto, però, le azzurre dovranno mantenere la concentrazione e non farsi prendere dai tanti passaggi a vuoto che hanno caratterizzato il loro gioco in questi Edison test (e non solo), oltre che cancellare le pause nel gioco che si sono evidenziate nella prima partita (avuti più per la mancanza all’agonismo dopo un periodo di scarico che per reali lacune). Importantissimo il rientro di Jenny Barazza, tornata a giocare a Modena dopo la maternità e ora finalmente nel sestetto nazionale. Se riprenderà il feeling con la palla che aveva in precedenza, sarà sicuramente l’asso nella manica per l’Italia. Oltre all’altro livello della Arrighetti (non che sia una novità e, a proposito, passata ufficialmente a Busto Arsizio per la prossima stagione) che ha alzato il livello del muro, non eccezionale in queste prime uscite e su cui ci sarà parecchio da lavorare nei prossimi allenamenti, c’è da evidenziare l’impiego di nuovi giovani elementi, soprattutto nel ruolo di palleggiatrici e liberi. Nelle due posizioni su cui si fonda il gioco della pallavolo, la migliore è stata Letizia Camera (classe ’92, impiegata nella seconda serata): al vero battesimo del campo con l’azzurro seniores, dopo aver vinto il titolo Mondiale Juniores, l’alzatrice piemontese ha mostrato buona precisione e grande bravura nello sfruttare al meglio tutte le sue attaccanti. Se terrà questo standard potrà essere una buona alternativa per la titolare Leo Lo Bianco che è annunciata in grande ripresa durante gli allenamenti che sta svolgendo in separata sede insieme ai liberi Paola Croce e Paola Cardullo (ricordiamo la non convocazione di Giulia Leonardi, protagonista del triplete con la Yamamay). A sostituirle ci hanno pensato De Gennaro e Siressi: molto ordinate le due, ma devono ancora lavorare molto per riuscire a tenere le bordate che tireranno le schiacciatrici più forti del pianeta.
Giovanissima è anche Caterina Bosetti (classe ’94), ma su di lei non c’è più nulla da scoprire visto che ormai è considerata una big a tutti gli effetti. Sta salendo di condizione e pare già in formissima, capace di schierarsi in diagonale e di trascinare le compagne quasi fosse una capitana. È salita sugli scudi specialmente nella seconda partita. In questa occasione Barbolini si è sbizzarrito e ha messo in campo tutta la sua “stravaganza” (in senso positivo, intende). Soluzioni che hanno dato le risposte cercate e sperate: Piccinini e Ortolani possono tranquillamente giocare insieme e sono dei gran bei martelli (anche se la ravennate dovrà iniziare a giocare anche in ricezione); Camera, come detto, sembra pronta al salto di qualità; Arrighetti è un muro su cui fondare il fondamentale di squadra.
Il match di stamane lascia lo spazio che trova dal punto di vista agonistico (da riportare solo l’impiego di Indra Sorokate come banda, ma deve ancora ottenere il passaporto italiano) visto che si è giocato per firmare autografi e per farsi fotografare dai 1600 studenti accorsi per vedere le loro beniamine. Domenica, invece, si è giocata l’importante partita del cuore voluta tanto dalla genovese Arrighetti per raccogliere fondi per le famiglie alluvionate della regione: 7000 euro incassati al Palafigoi sono un bottino niente male e la dimostrazione di quanto la pallavolo sia vicina alla gente. Nel complesso, per il gioco fatto vedere e per i margini di miglioramento previsti, è stata sicuramente una buona tre giorni su cui porre le basi per un futuro…d’oro.
Ora la nazionale si dividerà in due: Barbolini e le giocatrici più esperte che hanno bisogno di allenamenti intensivi si riuniranno di nuovo ad Alassio per altri collegiali, mentre le ragazze che hanno bisogni di mettere minuti nelle gambe saranno a disposizione del vice Bracci a Roma da dove partiranno alla volta di Lodz  (Polonia) il 5 giugno per giocare il World Gran Prix.     Stefano Villa

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