Seconda guerra mondiale. Sulle montagne tra i Pirenei vive Sebastien, un dolcissimo bambino, orfano e senza istruzione, insieme al nonno e alla zia. Egli ama girovagare tra le montagne ed è proprio qui che incontrerà un amico speciale, anzi un’amica: Belle. Ritenuta da tutti un mostro che uccide gli altri animali, altri non è che una splendida cagna Patou bianca per nulla pericolosa che in realtà ha subito maltrattamenti dal suo vecchio padrone. Solo Sebastien coglierà la purezza di Belle, ma riuscirà a difenderla dalle minacce degli altri abitanti del suo piccolo paese che vogliono ucciderla? Belle & Sabastien è la storia di una grande amicizia che non ha bisogno di parole per svilupparsi, ma vive tra mille giochi e sorrisi. Ripresa da una serie televisiva anime francese degli anni ottanta, viene ora modernizzata e riadattata. Storia che sicuramente piacerà ai bambini e a coloro che rimembreranno una giovinezza lontana ricordando la già citata serie tv. Sebastien rappresenta la genuinità e purezza fanciullesca di chi vive senza pregiudizi e limiti. Non ha paura del ‘mostro’ che si aggira tra le montagne e appena lo incontra gli basta un’occhiata per capire la verità. Gli adulti dal canto loro, invece, rappresentano la superstizione e come crescendo si perda lo sguardo fresco e sincero sul mondo tipico viceversa dei bambini. Belle non è altro che l’amore che lega l’uomo al proprio cucciolo di cane. Insomma la descrizione di un’amicizia tra un bimbo e un bellissimo cane che va al di là del comunicabile, che si nutre di gesti, perché la vera amicizia non ha bisogno di parole. E’ in fondo una storia già vista e sentita, di cui non si sentiva il bisogno. Riesce tuttavia a coinvolgere tra i momenti di tensione (alcuni riguardano il passaggio di ebrei verso la Svizzera per sfuggire ai nazisti) e il pathos che suscita l’amore smisurato di questo orfanello che fa di tutto per proteggere Belle. Suggestiva la fotografia con immagini mozzafiato dei Pirenei innevati, così belle da sentire quasi freddo al naso.
1,5