So già che qualcuno arriccerà il naso, ma io sento il bisogno di condividere questo pensiero, forse contro corrente, forse una voce solitaria che si perde tra le immagini delle macerie, ma questo è ciò che sento nonostante la Terra non voglia saperne di fermare il suo tumulto.Questa notte l’ennesima scossa. Ho scelto di dormire a casa. Sono stanca di essere stanca, sono stanca di aver paura, di non sapere cosa fare.
Sento il bisogno di Bellezza. E’ da quando è iniziato il terremoto che ovunque io vada porto nella mia borsa un libro di poesie. Pessoa, Celan, Rilke, Montale, Pasolini, Pavese, Dikinson, Merini, Gualtieri , Weil… sono aria che alimenta i momenti del quotidiano, quando il fare si arrende al sentire, quando mi fermo nell’attimo per riconnettermi alla Vita.
Dopo le macerie, dopo i terremoti “interiori” e l’attuale stato di incertezza esistenziale, ho trovato un luogo dove poter riposare, riconciliandomi con il Tutto. E’ il luogo della Poesia, un luogo di ringraziamento, una preghiera laica in connessione con la Vita.E’ il luogo della Bellezza e del contatto più intimo, il luogo dove posso lasciare che le lacrime lavino la paura per rigenerarmi, anche ridere, per ricominciare.
Può sembrare frivolo in un momento di così tanta angoscia, ma noi “portatori sani di speranza” siamo un po’ folli e un po’ folletti. Amiamo scendere in profondità per poi riprendere quota, arrampicandoci sui tralicci, per superare i muri e vedere oltre.
Perché dopo tanto dolore c’è bisogno di Bellezza, quella fissata sulle pagine sicure, le pagine che toccano il luogo più intimo e fragile del nostro cuore. E c’è bisogno di condividerla questa Bellezza, con coraggio, perché alcune persone si spaventano davanti al tentativo di chi cerca di incoraggiarle! E’ una risposta naturale per chi vive nella paura e nel dolore.Anche io ho paura ma la paura non può fermare la vita! E la vita deve essere alimentata con un fuoco che arde costantemente. La vita e l’esistenza hanno bisogno di Bellezza e leggerezza. Hanno bisogno di luoghi dove riposare lo sguardo per riprendere e reagire agli eventi.
Ecco perché la poesia, il luogo della solitudine e della condivisione,dell’intimità e dell’emozione della chiarezza e della speranza. Come per l’ascolto, ecco un altro balsamo per accarezzare le ferite in attesa della risalita. Se la Vita mi vorrà viva, non sprecherò un solo giorno lasciandomi travolgere dalla paura. E nel vivere mi nutrirò di Bellezza e di Poesia per me e per le persone che vorranno condividerla con me.
Anna J