Un Abatantuono milionario finge la bancarotta per dare la sveglia ai figli viziati.
Titolo: Belli di papà
Regia: Guido Chiesa
Cast: Diego Abatantuono, Andrea Pisani, Matilde Gioli, Francesco Di Raimondo, Antonio Catania, Francesco Facchinetti
Protagonisti: Famiglia
Materia: Commedia, Famiglia
Energia: Crescita Interiore, Storie di Vita
Spazio: Puglia
Tempo: 2010
Vincenzo è un milionario che ha creato la sua azienda dal nulla con tre figli buoni a nulla che sperperano i soldi a destra e a sinistra.
Disperato dalla condotta dei figli decide di fare qualcosa e inscena una bancarotta fraudolenta che prevede arresto immediato.
Notte tempo convince i figli scappare a Taranto nella vecchia casa dei nonni per nascondersi e aspettare che le acque si calmino e tutto si risolva
Nella vecchia casa malridotta niente cellulari, niente carte di credito e niente soldi i, tre figli sono costretti a darsi da fare per tirare avanti.
Uno fa il venditore porta a porta, l’altro porta l’immondizia e la figlia fa la cameriera.
Il lavoro nobilita l’uomo e i tre imparano a vivere, nel contempo il tuffo nel passato fa capire a Vincenzo i suoi errori, il troppo lavoro l’aveva tenuto lontano da loro.
Buone le premesse, ma con l’andare avanti si spenge sempre più invece di accendersi, per rifinire nel mare di commedie che finiranno nel dimenticatoio.
Voto Finale: Debole
Frase del film: Certo che se tutti vedessero il lavoro come te papà non ci sarebbero più famiglie!