Belli e (im)Possibili: Super

Creato il 30 luglio 2011 da Giordano Caputo

Il supereroe è colui che sceglie di combattere il crimine. Non importa se abbia o meno dei poteri speciali ma soltanto quale sia lo scopo delle sue azioni (Non è tanto chi sei, quanto quello che fai, che ti qualifica - diceva Rachel a Bruce Wayne in “Batman Begins”). Tecnicamente, allora, la strada del supereroe è percorribile da chiunque, non serve aspettare che un ragno geneticamente modificato venga a morderti il collo o che un cattivo assoluto si faccia avanti, la malvagità esiste, basta solo guardarsi intorno.
Ed è proprio quello che fa Frank (Rainn Wilson), il protagonista di “Super”, quando un trafficante di droga (un Kevin Bacon sempre più a suo agio nel ruolo del villain), insieme alla sua cricca, gli porta via la cosa migliore che aveva avuto nella sua vita (a parte la soddisfazione di aver aiutato un poliziotto ad acchiappare un ladruncolo): la moglie Sarah (Liv Tyler). Frank è sempre stato un uomo sfortunato fin dalla sua infanzia e quando l’unico motivo della sua vita lo lascia per uno spacciatore attraente non può fare altro che perdere il controllo, rivolgersi a Dio e inventarsi “Crimson Bolt”, la versione coraggiosa di sé stesso. Così, armato di uniforme rossa cucita a mano e di grossa chiave inglese inizia la sua ispezione nei luoghi più loschi della città assaltando violentemente piccoli spacciatori, pedofili e ladri di ogni genere e diventando, molto velocemente, lo psicopatico più ricercato del quartiere. Solo l’incontro con la giovane Libby (Ellen Page), una commessa di un negozio di fumetti, lo aiuterà a non arrendersi nel momento più difficile e, grazie alla sua collaborazione e alla formazione della nuova coppia di (anti)eroi, Crimson Bolt e Boltie, riusciranno insieme a trovare il coraggio necessario per attentare la dimora del cattivissimo Jacques e salvare, una volta per tutte, la povera Sarah.
Scritto e diretto da James Gunn, “Super” non è solamente una parodia, simile a “Kick-Ass”, di un uomo ordinario che diventa supereroe in un mondo reale, la sua potenza non si limitata a ciò, bensì alla caratterizzazione dei suoi personaggi principali, entrambi accomunati da una linea comune di enorme pazzia che se non avesse trovato sfogo in una qualche stramba maniera, li avrebbe condotti inesorabili a una consecutiva demolizione. Oltre al protagonista, emarginato dalla società e in lotta con se stesso e il mondo intero, fa sentire pesantemente la sua presenza una Ellen Page decisamente fuori di testa e, per la prima volta, incredibilmente sexy (solo merito del costume?). Il suo personaggio è un fulmine a ciel sereno, viene presentato più volte come quello di una comune ventenne assai curiosa per poi trasformarsi repentinamente in assetata killer psicopatica in cerca di adrenalina e giustizia. Un’interpretazione fantastica quella della Page, attrice meravigliosa che si sta creando, in tempi da record, una carriera e una reputazione straordinaria.

Realizzato con un imprescindibile stampo fumettistico, il film di Gunn, si sviluppa in modo intelligente e affascinante, guadagnando continuamente ritmo e grottesche risate per poi calarsi abilmente in un finale dal sapore dolceamaro ma in un qual modo necessario che, grazie soprattutto al monologo finale del protagonista, regala alla pellicola il giusto valore di opera di lustro e ottimo livello. Una menzione speciale anche per i divertentissimi titoli di testa interamente disegnati a mano e per le bellissime musiche curate da Tyler Bates.
Visto che ultimamente capita molto spesso di parlare di supereroi, diventa ancor più opportuno segnalare un film come questo, piccolo e sconosciuto ma che, in confronto agli altri grandissimi giocattoloni proposti, diventa decisamente una vera e propria sorpresa. Usare il termine SUPER, per evidenti motivi, sarebbe troppo semplice ma dare a Cesare quel che è di Cesare credo sia cosa buona, giusta e doverosa.
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