Insomma, finché si è piccoli va pure bene, nulla da recriminare, ma di un'avventura natalizia tanto spirito e poca magia, da mandare giù tutta d'un fiato, come uno shottino di tequila, sinceramente, a un certo punto, il bisogno cominciava a sentirsi. E che tale bisogno non fosse a senso unico, bensì un vuoto su larga scala, condiviso internazionalmente, ce lo conferma anche lo sceneggiatore e regista Jonathan Levine che, percepito il nostro stesso vuoto/disagio, ha deciso di assumersi lui stesso il dovere di risolvere la questione andando a scrivere una nuova favola delirante, geniale e, a tratti, epica. Questo - e ci teniamo a dirlo - senza dover sacrificare minimamente quelli che vengono considerati i valori del Natale, quindi il calore, la famiglia, ma soprattutto l'amicizia, che nel caso specifico di "The Night Before" è, come dire, il puntale, insostituibile di un albero addobbato in maniera non proprio classica, fin troppo colorato, ma ugualmente ammaliante.
Ruota infatti intorno a tre amici e al loro ultimo anno in cui festeggeranno insieme, come una famiglia, la sera del 24 Dicembre, la pellicola: una tradizione che, dopo la morte accidentale dei genitori di uno dei tre, è divenuta pretesto immancabile per concedersi alla pazza gioia tra videogame, alcool, feste e droga, fortificando così un legame già solido e onorando una ricorrenza che, per antonomasia, vuole intorno a sé un clima sempre più disteso ed entusiasmante. L'età adulta del resto bussa alla porta, e per quanto si voglia ritardarne l'apertura, prima o poi, arriva un momento in cui bisogna smettere di opporre resistenza e fare in modo che si accomodi, qualunque cosa voglia dire.
Un lavoro ineccepibile e persuasivo, bravo anche a giocare con riferimenti cinematografici istantanei per intensificare il suo valore e colpire secco il bersaglio. Poiché, una volta entrati dentro al tunnel di "The Night Before", sarà una missione quasi impossibile il poterne uscire illesi, il non considerarlo più come uno dei film di Natale di riferimento, da tenere a portata di mano durante il periodo delle feste e non solo.
In particolar modo se vi sentite troppo grandi e sazi per i classici intramontabili.
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