Belotti non molla: "Finora poco spazio, ma voglio finire la stagione in bellezza"

Creato il 30 marzo 2015 da Univeryo7p
Chi immagina un «Gallo» sconsolato, non ha fatto i conti con la sua forza di volontà. Bacchettato di recente da Zamparini («Spesso è stato disarmante, ha ancora tanta gavetta da fare»), Andrea Belotti ha incassato ed è pronto a rispondere con i gol. C’è chi pensa che la sua prima stagione in Serie A sia molto al di sotto delle aspettative, dopo il boom in B.
Il Gallo, tra i cadetti, aveva messo a segno 10 reti, il doppio di Dybala, mister 40 milioni, che adesso in A, lo surclassa, per 12 gol a 5. La loro media, se si tiene conto dei minuti in campo, è però la stessa. L’argentino ha segnato una volta ogni 204 minuti, il bergamasco una ogni 205.
••• Belotti, dispiaciuto per i giudizi di Zamparini?
«Vuole motivarmi. Qualcosa di simile è accaduto l’anno scorso a Dybala. Lette quelle frasi, il dispiacere è passato in fretta, ho pensato subito ad allenarmi. Lui ci punge nell’orgoglio per farci dare di più. Per il Palermo sono un capitale importante, il presidente ha speso tanto per riscattarmi e crede nelle mie potenzialità e voglio ripagarlo con i fatti».  ••• Le possibilità di rinnovo sono alte?
«Sia io che il club vogliamo prolungare e ne sono felice. Sono informato della trattativa, ma si occupa di tutto il mio procuratore».
••• Soddisfatto dei primi sette mesi nel massimo campionato?
«Pensavo fosse molto difficile, prima di debuttare. Giocando ho capito che il livello è altissimo, visto spesso gli avversari affrontati hanno giocato in Champions o ai Mondiali. Rispetto alla B ci sono molti meno spazi e i tempi d’esecuzione devono essere più veloci. E’ chiaro che m’aspettassi di giocare di più, ma sono un esordiente e ho davanti due fenomeni come Vazquez e Dybala. Forse tifosi e giornalisti pensavano potessi fare meglio, ma credo di aver dato una mano. Non è semplice giocare spesso pochi minuti a partita».
••• In A quale è stato i suo gol più importante?
«Non so scegliere tra quella al Sassuolo o al Verona, squadre con cui abbiamo vinto in extremis. Mi resta nella mente la doppietta al Napoli, in una partita che sembrava persa e alla fine abbiamo pareggiato».
••• La sua media gol per minuti giocati è quasi identica a quella di Dybala. Pronto a raccoglierne l’eredità?
«I numeri sono importanti, ma voglio lavorare e migliorare. Se mi sarà data la possibilità mi farò trovare pronto. Oltre al futuro penso a questo finale di stagione. Spero di trovare più spazio, penso che solo giocando con più continuità si possano notare certi progressi e si possa entrare in forma. Sarebbe il modo migliore per arrivare agli Europei Under 21 (dal 17 al 30 giugno, ndr). Se faro bene in Nazionale sarà un vantaggio anche per il Palermo».
••• Media gol da sballo, eppure Iachini la fa giocare poco. Che rapporto avete?
« Molto buono, mi aiuta a crescere ogni giorno. Spesso mi lascia in panchina, ma mi ha coinvolto in ogni incontro. Ci sono tanti miei compagni che hanno giocato meno e non si lamentano, pensano al bene del gruppo, come me. Sarebbe anormale non avere dentro tanta voglia di giocare e restarci male se si scende in campo poco, però la considerazione dell’allenatore per me c’è. Sono stato quasi sempre il primo o secondo cambio».
••• Le spiacerebbe se lachini andasse via?
«Lui come tutto il Palermo sta facendo un grande campionato e ci sta che possa piacere a qualche squadra. Ha creato il nostro grande gruppo. Mi auguro che la sua partenza sia solo frutto di voci, penso che si trovi benissimo a Palermo». 
••• Gattuso l’ha paragonata a Schevchenko per la facilità con cui inquadra la porta in allenamento. Il ds Baccin s’è augurato che lei possa fare venti gol nel prossimo campionato. Orgoglioso?
«Molto. Le parole di Baccin sono quelle della società e mi confermano la fiducia. Gattuso è uno che ha vinto tutto, che mi ha dato molto da allenatore, anche se per un breve periodo. Essere paragonato a Sheva, il mio idolo, è un onore, ma ho tanta strada da fare».
••• Sabato sogna di sfidare il Milan da ex tifoso?
«Spero sempre di giocare, ma tifavo per Shevchenko più che per i rossoneri. Nella squadra di Inzaghi non ci sono bomber del calibro dell’ucraino, ma gente come Menez e Destro non si discute. Proveremo a batterli come all’andata, ma restano una grande squadra e sono in ripresa. A noi tutti, non solo agli attaccanti, ultimamente è mancata un po’ di cattiveria, ma siamo compatti e sono certo che ritorneremo al ۚgol».
••• Non ne ha ancora dedicati alla sua fidanzata, la palermitana Giorgia Duro…
«Spero di farlo presto. Ascolto anche i suoi consigli, chi la conosce come giornalista televisiva sa che segue il calcio da tempo. E’una persona fantastica, mi regala tanta serenità».
Questo  articolo, pubblicato dal Giornale di Sicilia di oggi, è stato selezionato da Edicola Rosanero per Rotocalcio.org. 
Fonte: Rotocalcio.org

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