Ben McKenzie anticipa “Gotham”, la moralità di Gordon, una battaglia per la moralità di Bruce Wayne e molto altro

Creato il 20 giugno 2014 da Linda93

Questo autunno, Fox debutterà con “Gotham”, la nuova e attesa serie televisiva destinata un giorno a divenire parte integrante di Batman.

PaBen McKenzie anticipa “Gotham”, la moralità di Gordon, una battaglia per la moralità di Bruce Wayne e molto altrortendo dall’inizio però, tutto sarà incentrato sulla polizia di Gotham, cui troviamo il Detective Jim Gordon (futuro commissario) ed il suo partner Harvey Bullock, impegnati a far rispettare la legge.

Dopo una proiezione del pilot a New York, ecco un’intervista a l’ex star di “The O.C.” e “Southland”, Ben McKenzie che interpreta proprio Gordon.

TV Line: Questo ruolo, dobbiamo ammettere essere uno dei più desiderati della passata stagione pilot. Come ha festeggiato dopo aver saputo che era suo?
Oh, è stato fantastico, voglio dire, sono una persona coi piedi per terra, quindi ho cenato con alcuni amici e cose così. Niente di pazzesco. Ma ci sono tanti inglesi in questo show e quindi da bere nel pilot non mancava mai.

TV Line: Sente meno pressione per la mancanza di Batman o ne sente di più proprio il dover fornire un dramma avvincente senza di lui?
Direi che c’è sempre una certa pressione quando hai a che fare con un mondo così amato dai fan, Batman ha la base di fan più profonda e ampia di tutto il mondo. Forse Superman [lo supera]? Ma non se sono poi così sicuro. Così, ci preoccupiamo molto per tale ragione e per la responsabilità creativa per cercare di farlo bene. Il non avere Batman lo vedo come una specie di liberazione, poiché almeno non c’è la pressione di quel ruolo per l’attore che lo avrebbe interpretato. David Mazouz che interpreta il giovane Bruce Wayne è un attore fantastico e un bel giovanotto, riesce a reinterpretare il ruolo. Abbiamo visto Bruce a 12 anni, ma solitamente è servito come un flash sul passato per tornare poi [alla storia attuale di Batman adulto] e saltare in avanti. Poi ci accomodiamo nel presente, con questo ragazzino che cerca di capire quale sarà il suo futuro, poiché gli si presentano un paio di alternative, è una cosa speciale. Alfred e Gordon battaglieranno sulla sua anima, in modo efficace…

TV Line: In questo modo descrive la dinamica tra Jim Gordon e Alfred?
In linea di massima, genericamente parlando, sì, perché Alfred è stato anche reinterpretato come un uomo molto forte, un militare della Forse Reali, ragazzi. Come tale, egli non ha intenzione di sedersi lì e tranquillamente, gentilmente spiegare le cose a Bruce, gli dirà: “labbro superiore alto, spalle indietro, petto in su, guarda il dolore negli occhi e non batter ciglio”. Jim è sì un militare, ma ha anche una sorta di anima docile, almeno all’inizio.

TV Line: Vediamo che la sua prima conversazione con Bruce avviene dopo che i genitori del ragazzino vengono uccisi.
Sì, è come “queste [emozioni] che desideri reprimere in realtà ci rendono umani e onesti”. Dopo tutto, questo è il vero eroismo, non è vero? Il puro coraggio non è ciò che comanda “mi prendo una pillola che mi impedisca di sentire la paura e mi porti in battaglia”. Bruce ha bisogno di provare questa paura e superarla per un bene più grande. Queste sono il genere di cose a cui ci affidiamo in questa serie.

TV Line: Si tratta di una sfida interpretare uno dei pochi buoni dello show?
Vivendo in una società così cinica, nessuno si vuole sentire come il brutto anatroccolo diciamo. [Lo Showrunner] Bruno [Heller] ed io ne abbiamo parlato quando abbiamo registrato il pilot. Se [Gordon] è proprio come “ragazzi, questo è sbagliato” per tutto il tempo, le persone tenderanno a seguire un pensiero del tipo: “che noia. Seguiamo i cattivi”.

TV Line: Può prendere un sacco di teppisti.
Esatto. Così abbiamo trovato almeno un filo col passato, dove Gordon si idealizza col padre, che era un procurator distrettuale, eppure, non ha mai veramente conosciuto suo padre, non da adulto, per lo meno. Quindi, c’è questo a cui va aggiunto anche il trauma di aver vissuto come soldato d’oltreoceano con la sua visione del mondo. Egli respinge tutto il relativismo morale che sta investendo la città, “quanto malvagio può essere?! Un po’ di soldi da una parte”. Ma al tempo stesso, la sua moralità assoluta non può durare a Gotham. Vedremo come sarà messo subito alla prova, si ritroverà in una situazione in cui non può vincere.

TV Line: Come Jim sarà testato, riuscirà a sua volta a portare il suo partner, il Detective Harvey Bullock beh,… ad essere un uomo migliore?
Guarda, ha intenzione di provarci. Poi come finirà con Harvey, ancora non lo sappiamo. Sappiamo che il mio personaggio finisce per essere commissario, ma quali sacrifici morali dovrà fare durante la sua strada? [Questo dilemma] parte da un salto e andrò solo a peggiorare.

TV Line: Anche la fidanzata di Jim, Barbara ha i suoi segreti…
Sì. Ha dei segreti che verranno svelati con l’avanzare della stagione.

TV Line: Forse qualcosa di più di intendere, lei “sperimenterà” un po’ il College?
Sì, direi che c’è più di quello che soddisfa l’occhio, già dal pilot. Stiamo raccontando in un certo senso un racconto noir, così le relazioni, gli amori dello show, non necessariamente finiscono bene. Questo non vuol dire che anche per Barbara e Jim sarà così, ma di certo la loro relazione non sarà priva di problemi. Perché sennò non sarebbe Gotham!

TV Line: Ci sarà un accenno alla differenza della classe sociale?
Lei proviene da una famiglia molto ricca, mentre Jim è povero sotto ogni punto di vista, quella differenza di classe sociale è innata oltre ad essere anche un problema. Da qualsiasi posto provenga Jim, lui percepisce se stesso come un colletto-blu. È un poliziotto – non un avvocato – così ha tutte le intenzioni di combattere l’ingiustizia a livello di strada.


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