Comunque, dopo aver confrontato iPhone 6 e Galaxy S6 e dopo aver paragonato i due nuovi dispositivi col “vecchio” Galaxy S5, abbiamo pensato di dare uno sguardo più da vicino alle prestazioni del Galaxy S6 e del Galaxy S6 Edge, inclusi gli standard di benchmark di riferimento. Questa è la prima volta che Samsung inserisce il chip Exynos all’interno del suo smartphone di punta.
Questo è un grosso fattore positivo, soprattutto nei confronti dello sfortuntao Qualcomm Snapdragon 810.
Vogliamo vedere come i nuovi telefoni di Samsung eseguono le operazioni nei confronti di alcuni dei suoi concorrenti e nei confronti del “vecchio” Galaxy S5. I risultati mostrano che questi sono due dei più potenti telefoni che si possano acquistare.
Il primo Exynos nel suo genere, nel brevetto
I nuovi telefoni di punta Samsung sono equipaggiati con un processore a 64-bit Exynos 7 Octa 7420 e 3GB di RAM LPDDR4. Il chip è composto da quattro core Cortex-A57 2.1GHz e quattro core 1.5GHZ Cortex-A53; Samsung ha spiegato che quattro processori sono dedicati alle prestazioni al top, mentre gli altri quattro sono destinati all’efficienza della batteria. Il chip del Galaxy S6 misura 14nm (il primo chip 14nm in un telefono) ed è stato ottimizzato per ridurre drasticamente il consumo energetico, aumentando la durata della batteria.
Il processore Samsung Exynos ha battuto il recente LG G Flex 2 e l’HTC One M9, entrambi equipaggiati di Snapdragon 810 di Qualcomm. I benchamrk sono stati eseguiti con AnTuTu, Vellamo, Geekbench, e PCMark.
AnTuTu effettua il test delle prestazioni del dispositivo in generale, compresa l’esperienza utente, che il Galaxy S6 e il Galaxy S6 Edge hanno appieno realizzato. Notare il salto rispetto allo scorso anno con il Galaxy S5.
Il benchmark Vellamo effettua il test delle prestazioni della CPU. Il Galaxy S6 e il Galaxy S6 Edge battono il One M9.
Il test PCMark testa il dispositivo nel suo complesso, sulla base di attività quotidiane come l’editing di foto e la riproduzione di video.
E ‘difficile ignorare i numeri. Il processore Exynos di Samsung ha superato la competizione su tutta la linea, segnando punteggi eccezionalmente alti sia in PCMark e AnTuTu. Con una TouchWiz più leggera che mai, la nostra esperienza con questi smartphone rispecchia i risultati dei benchmark risultati: sono incredibilmente veloci e reattivi.
Realizzato per la grafica ad alta potenza
Inizialmente i processori Exynos non erano esattamente potenze grafiche, il Galaxy S6 offre veramente ottime prestazioni grafiche 3D grazie alla GPU Mali-T760 MP8. La GPU corre fino a 772MHz e, insieme con tutta la larghezza di banda di memoria messa a disposizione dalla LPDDR4, il chip di Samsung non teme particolarmente rivali nel reparto di gioco.
Il Galaxy S6 e il Galaxy S6 Edge realizza buone performance nel 3DMark, anche se questo era un campo ben presidiato dalle performance del Snapdragon 810 di HTC One M9.
L’unica volta in cui il Galaxy S6 e il Galaxy S6 Edge perdono contro HTC One M9 è nel test “Ice Storm Unlimited”. Non è stato possibile testare il dispositivo con il nuovo benchmark di Futuremark “Slingshot” poiché la GPU ARM Mali non supporta un paio di estensioni necessarie per eseguire questo test di OpenGL.
Possiamo concludere che il Galaxy S6 e il Galaxy S6 Edge sono telefoni realizzati per il gaming ad alta potenza.
L’esperienza di gioco su Galaxy S6 e Galaxy S6 Edge (anche se sul secondo potrebbe finire per essere una strana esperienza a causa dei suoi bordi curvi) è di alto livello. Indipendentemente da ciò, sarete in grado di muovervi dentro e fuori le applicazioni e fra i giochi in maniera molto rapida.
La durata della batteria
Nessuno vuole un telefono che non può garantire autonomia per l’intera giornata, senza una carica.
Il Galaxy S6 e il Galaxy S6 Edge sono dotati di batterie rispettivamente da 2550 mAh e 2600 mAh. Questo rappresenta un leggero downgrade rispetto ai 2800 mAh del Galaxy S5. Siamo rimasti particolarmente colpiti da quanto poco è stato necessario ricaricare ogni telefono nella settimana.
Una tipica esperienza con gli ultimi dispositivi Samsung è che dopo un paio di mesi, gli smartphone si sono trasformati in oggetti che duravano poche ore. Stavolta siamo più ottimisti, soprattutto perché non era successo già col Galaxy Note 4. E’ ancora uno dei più phablet più efficienti in termini di batterie sul mercato quindi ci auguriamo che la stessa esperienza sia stata applicata sul Galaxy S6.
Il Galaxy S6 e il Galaxy S6 Edge superano i benchmark degli altri smartphone di punta, anche se non durano più a lungo di colossi come il Droid Turbo.
Con il display calibrato a 200 cd / m2, i nuovi cellulari Samsung sopravvivono molto di più dei loro rivali. Non puntano certo a durare più dei cellulari di fascia bassa con piccoli display e processori più deboli, come il Moto E o come telefoni più spessi con enormi pacchi batteria, come il Droid Turbo. Ma rispetto ad altri smartphone sottili, leggeri e di fascia alta, il Galaxy S6 e il Galaxy S6 Edge si comportano più che bene.
In stand-by, con i display spenti, entrambi i telefoni sembrano in letargo. Ci sono voluti più di tre giorni di utilizzo on/off per “uccidere” il Galaxy S6. Lasciando il Galaxy S6 Edge fermo durante il fine settimana, ha consumato solo il 20 per cento della sua batteria.
Ovviamente bisogna essere consapevoli del fatto che entrambi i telefoni mangiano un sacco di energia attraverso il display, il livello di luminosità, i loro brillanti display Super AMOLED sono esosi di batteria.
Sulla passeggiata per il lavoro, il Galaxy S6 Edge ha bruciato il 20 per cento della sua durata della batteria per alimentare Google Maps, anche lasciando lo schermo a metà luminosità e le notifiche sempre attive. In seguito, in standby durante la mattina è rimasto al 79 per cento per un po’.
Questa è la vera efficienza della batteria: anche se è necessario utilizzare il telefono all’aperto, esso ci consentirà comunque di arrivare a fine giornata.
Se il telefono comunque “muore” nel bel mezzo della giornata, si può stare certi che starà in carica per un breve periodo. Il Galaxy S6 è passato dal 20 per cento al 54 per cento in soli 20 minuti, da 0 per cento a 86 per cento in 50 minuti, e da 0 per cento al 100 per cento in un’ora e 18 minuti.
Le prestazioni migliori in termini di storage
Ricordate quando si è passati dai normali hard disk meccanici agli hard disk a stato solido? Beh, il miglioramento delle prestazioni di storage del Galaxy S6 non è così evidente, ma è ancora molto veloce.
A sinistra il benchamark relativo alla lettura sequenziale. Al centro la scrittura casuale. Più a destra la lettura casuale.
I niuovi telefoni di punta di Samsung sono i primi ad utilizzare il nuovo standard 2.0 Universal Flash Storage (UFS), che offre una velocità di lettura e scrittura più elevate e aumenta l’affidabilità in memoria flash. Questo significa tempi più brevi di caricamento su grandi applicazioni, un più veloce passaggio ad altre applicazioni e meno lag durante il salvataggio di foto ad alta risoluzione. UFS 2.0 dovrebbe essere più efficiente dal punto di vista della batteria, il che può contribuire alla capacità del Galaxy S6 di usare in maniera opportuna la durata della batteria. Vedremo UFS 2.0 in altri telefoni per il prossimo anno, ma comunque Samsung è stata la prima a portare tale novità sul mercato di massa.
TouchWiz: niente più capricci
TouchWiz non è solo cambiato esteticamente, ma è anche meno ingordo di memoria.
Sicuramente è più veloce rispetto alla sua versione precedente, anche se incide la presenza di Android 5.0. TouchWiz ha anche un nuovo motore “Theming”, sempre per una gestione migliore della efficienza della batteria.
Sarebbe molto interessante ripetere questi benchmark fra sei mesi, poiché riteniamo che le reali capacità di un telefono si vedono solo dopo che sono stati usati e abusati per un po’. Comunque sia la nuova ammiraglia di Samsung potrebbe rappresentare una “centrale elettrica” oggi, ma potrebbe essere diversamente tra qualche tempo.
Per ora, infine, se siete assolutamente cercando di acquistare il telefono più potente del mercato, dovete prendere in considerazione sul serio il Samsung Galaxy S6 o suo fratello Samsung Galaxy S6 Edge, dei quali avevamo parlato anche in questo articolo.
[Via Greenbot.com]
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