Bene in Comune!

Da 19stefano55

Per sorridere!!!

Il bagno e la domenica. Non so quanti studi sociali si sono fatti sugli abbinamenti fra la domenica e il modo di vivere nella società, nella famiglia considerando che è il dì di festa. A me è venuto in mente il “bagno”.
Ci vado spesso e sarà per questo che il bagno è il luogo che mi è più familiare.
Mi sono posto il problema se il filo conduttore e la seriosità degli argomenti che tratto nel blog fossero oggi disattesi: diciamo che l’ironia oggi prende il sopravvento forse perché è festa.
Riprendo il filo dicendo che il bagno nel giorno della domenica è senza programmazione, direi….libero! Negli altri giorni il capo famiglia l’organizza affinché l’economia famigliare sia soddisfatta. Dalle 6 alle 7 mamma e papà, dalle 7 alle 8 i figli che vanno a scuola, dopo le 8 le figure accessorie….la tata, la badante, i ladri incontinenti nel mese di agosto. Ah! In alcune rare famiglie anche i nonni.
Oggi, domenica, il bagno invece da a tutti un momento di intimità personale. E’ il garante della privacy. E’ geloso custode di sogni di bellezza, di delusione,di conquista, di liberazione!!
Se poi penso all’utilità sociale del bagno!! Non capisco, siamo invasi da una molteplicità di guide per ricercare i ristoranti, le osterie, i bred&breakfast, i centri benessere, gli alberghi, i campeggi……….ma se capito in una città nessuno mi sa dire …scusi dove posso..?
Vai al bar. Se sei in una città turistica il bagno è permanentemente guasto, devi comunque prendere almeno un caffè (ma non peggiora la situazione?). Invece sapere che c’è un bagno ed è in via……..nelle vicinanze di….invoglierebbe pure a …
Ovviamente una guida che si rispetti deve riportare le stelle: accoglienza, ampiezza degli spazi, confort, dotazione tecnologica, qualità/prezzo.
Il bagno pubblico favorirebbe l’occupazione e sarebbe anche possibile un recupero dei costi tramite la presenza in esso di poster pubblicitari (prodotti per l’igiene della persona, per la casa….).
Penso anche alla creatività di innovativi strateghi della comunicazione elettorale con l’ apporre locandine elettorali nelle specifiche “gabine” in cui il volto sorridente del futuro onorevole ci sprona: “Insieme ce la faremo!”



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