Secondo i lavoratori, che stamattina hanno protestato davanti al negozio Autogrill della Stazione Termini a Roma, la multinazionale avrebbe approfittato della crisi per chiudere contratti a tempo indeterminato e fare posto a lavoratori con contratto a tempo determinato. “A Fiumicino – ha spiegato uno dei dipendenti – sono state assunte venti nuove persone con un contratto a termine e a Ciampino altre quattro. Aumentano, inoltre, i contratti a 14 giorni”.
A curare gli interessi dei licenziati sono i sindacati Filcams Cgil, Uil Turismo Commercio e Servizi e Cisl Fisascat, che insistono sul reintegro dei lavoratori e sulla previsione di un ammortizzatore in deroga, qualora la mobilità si prospettasse come necessaria. Hanno sottolineato, inoltre, che Autogrill non è affatto in crisi. I risultati 2011 dell’azienda, che si dichiara primo operatore al mondo nei servizi di ristorazione e retail per chi viaggia, parlano chiaro: ricavi consolidati in aumento del 4 per cento rispetto al 2010 e utile netto in crescita del 26,7 per cento.