Secondo le analisi dell’Istituto Nazioanale di Geodifica e Vulcanologia (Ingv) il terremoto e’ avvenuto alla profondita’ di 11,4 chilometri ed e’ localizzato quindi nella fascia piu’ superficiale della crosta terrestre. Gli esperti dell’Ingv stimano il meccanismo che ha generato il terremoto di tipo estensionale, vale a dire che la crosta terrestre si e’ deformata ai lati dell’Appennino, con un movimento perpendicolare rispetto alla catena montuosa, lo stesso all’origine del terremoto dell’Aquila del 2009.
Questa scossa faceva seguito ad altre due di minor intensità.